Il ciclo del confronto sul luogo di lavoro
L'atto di dar voce a idee orientate alla giustizia sul luogo di lavoro è un fenomeno che si evolve nel tempo. È uno dei tratti più interessanti emersi dallo studio sperimentale attualmente in revisione Shaping Voice: How Powerholders' Self-Interest Impacts Subordinates' Justice-Oriented Voice Over Time, condotto da Burak Oc, Assistant Professor al Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi, Michael R. Bashshur (Singapore Management University) e E. Layne Paddock (ETH Zürich).
I tre si sono chiesti quale reazione suscitino gli individui che fanno sentire la propria voce all'interno di un'organizzazione e soprattutto se tale reazione abbia conseguenze sulle successive rimostranze. Hanno condotto due studi. Il primo ha avuto luogo a Barcellona, in una cultura cosiddetta low power distance, ovvero incline a mettere in discussione le decisioni dei leader. A 48 studenti undergraduate è stato chiesto di coprire i ruoli di subordinato e di superiore che alloca delle risorse, in questo caso specifico dei punti che sarebbero stati aggiunti al voto finale. Non sapevano che il ruolo del superiore sarebbe stato interpretato da un programma informatico. Il secondo studio si è svolto a Singapore, una cultura high power distance. Questa volta i soggetti avevano esperienza lavorativa e agivano per ottenere una quantità di denaro. In più, sono stati testati le conseguenze alla reattività del superiore e lo stato d'animo dei subordinati.
"Questi ultimi fanno sentire la propria voce con un'intensità che varia in funzione dell'ammontare delle risorse allocate dai superiori e dalla loro reattività", spiega Burak Oc. "Più i detentori del potere si comportano in modo egoista, più i subordinati danno voce alla propria insoddisfazione. Ma quando il superiore è sordo alle richieste per un lungo periodo di tempo, i subordinati si sentono impotenti e rinunciano. Smettendo di lottare si sentono meno frustrati. I subalterni sfidano i detentori del potere, ma non possono contestarli per sempre".