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I cuochi, maestri nell'arte e nel business

, di Fabio Todesco
I lavori degli studiosi Bocconi sulla ristorazione come industria artistica sono in primo piano in una sezione speciale dell'International Journal of Arts Management

Se la ristorazione può essere considerata una forma d'arte, è però anche un business fiorente e molti cuochi sono un po' artisti e un po' imprenditori. Una sezione speciale del numero invernale dell'International Journal of Arts Management (volume 16, number 2) è così intitolato Chefs as Artists. Tensions and Challenges e tratta la ristorazione come un'industria artistica.

A testimonianza del fatto che gli studiosi Bocconi sono un punto di riferimento internazionale per questo genere di studi, cinque di loro co-firmano due dei tre articoli di cui si compone la sezione.

Rossella Cappetta e Severino Salvemini (Dipartimento di Management e Tecnologia), insieme a Barbara Slavich della IESEG School of Management, sono gli autori di Creativity and the Reproduction of Cultural Products: The Experience of Italian Haute Cuisine Chefs. Attraverso lo studio di due ristoranti di alta gamma, gli autori mostrano come si possa sostenere e dispiegare la creatività nelle attività quotidiane dei cuochi ed evidenziano l'importanza della codificazione, della trasmissibilità del sapere e del controllo di input, output e comportamenti per garantire l'accurata riproduzione di prodotti o esperienze creative.

Marta Inversini, Beatrice Manzoni e, ancora, Severino Salvemini (Dipartimento di Management e Tecnologia) sono gli autori di Daniel Boulud: The Making of a Successful Creative Individual Business Model, un articolo che ripercorre lo sviluppo delle attività dello chef franco-americano da apprendista a gestore di un impero di ristoranti, attività di catering, vendita online di prodotti a marca privata e trasmissioni di cucina.

Gli studiosi della Bocconi considerano la ristorazione, nell'ambito dell'economia simbolica, una componente importante del Made in Italy, come la moda e il design - ed è per questo che la SDA Bocconi eroga un programma come il Master of Management in Food & Beverage. Troppo spesso, però, i cuochi italiani privilegiano la dimensione artistica a quella imprenditoriale, con la conseguenza che le imprese rimangono più piccole che all'estero. "Il nostro lavoro", dice Salvemini, "vuole aiutare le imprese a crescere e ad affermarsi come protagoniste del Made in Italy".