Gli appunti PRISTEM per una storia degli intellettuali italiani del Novecento
Per il mondo matematico, il Novecento si apre con la presenza di eminenti ricercatori e di "scuole" che tendono ad inaugurare una vera e propria tradizione di studi. Si è parlato di "primavera matematica". Vito Volterra e Federigo Enriques sono figure – naturalmente diverse tra loro – di intellettuali di matrice scientifica. Sono matematici che hanno una notevole credibilità scientifica e godono di un'analoga autorevolezza personale. Proiettano le loro competenze professionali anche in altri contesti culturali e sociali, riuscendo a intervenire nell'interesse generale e non solo a nome e in difesa della propria "corporazione".
Il ventennio fascista interrompe questa stagione. I primi decenni del secondo dopoguerra, come è naturale, presentano parecchie novità rispetto al quadro precedente. Il tentativo degli uomini di scienza di dialogare con le altre culture e di far sentire la propria voce anche in ambito sociale è ora portato avanti prevalentemente da rappresentanti di altre discipline (piuttosto che quelle matematiche). C'è, ancora, nel confronto scienza-società-politica, la presenza di alcune importanti realtà produttive. Si parla di una "cultura industriale" che quasi naturalmente riconosce il ruolo di scienza e tecnologia ma che ugualmente è interessata a recepire gli apporti di altre culture. Poi arriva il '68 e la figura dell'intellettuale "impegnato" assume connotati diversi. Poi, ancora, siamo ai decenni a noi più vicini.
E' una storia, quella degli intellettuali in Italia nel secolo scorso, quanto mai complessa e ricca di una molteplicità di sfaccettature. L'incontro del 16 – 18 giugno all'Università Bocconi di Milano ("Appunti per una storia degli intellettuali italiani nel Novecento") vuole essere per il Centro PRISTEM una prima occasione per raccogliere degli "appunti" in questo senso, attraverso la messa a fuoco di alcuni episodi, di alcune trame, di alcuni profili biografici. Per capire meglio e sottolineare la presenza degli intellettuali di matrice scientifica nella storia della nostra cultura. Per confrontare i punti forti e deboli di questa presenza con la storia e la politica italiana e con dinamiche più generali, relative ad altri settori disciplinari e ad altre culture. Per tentare qualche prima comparazione con analoghe storie in altri paesi.