Enter, occhi puntati sull'asse Torino-Milano
Valutare le trasformazioni del tessuto economico dell'asse Torino-Milano, tra il 2000 e il 2008, sotto il profilo della demografia economica e della diffusione dell'imprenditorialità, per evidenziare tipologie e profili degli imprenditori nei vari settori. È l'obiettivo del progetto di ricerca che il Centro di ricerca imprenditorialità e imprenditori (Enter) della Bocconi ha messo a punto insieme alle Camere di commercio delle due città e ad Infocamere.
La ricerca prenderà in esame l'area geografica costituita dalle province tra i due capoluoghi di regione: Torino, Biella, Vercelli, Novara e Milano. Un territorio che registra oltre 670.000 imprese, con un'elevata propensione all'export (65 miliardi di euro nel 2008, pari al 17% delle vendite italiane all'estero) e che conta su oltre 3,2 milioni di forze di lavoro. "La leva dell'imprenditorialità può rivelarsi l'elemento decisivo per la ripresa economica e per imprimere una nuova capacità di crescita ai nostri territori", spiega il direttore di Enter, Giuseppe Berta. "Per questo occorre sostenere gli sforzi dei soggetti che intendono misurarsi direttamente con la dimensione imprenditoriale muovendo spesso da basi molto modeste. La ricerca si propone quindi di scandagliare il mondo dell'imprenditorialità diffusa allo scopo di metterne meglio a fuoco caratteri e problemi, così da consentire politiche di sostegno più efficaci e puntuali". "L'asse Torino-Milano", aggiunge il presidente della Camera di commercio torinese, Alessandro Barberis, "mostra già i segni di un'integrazione sufficiente a determinare un salto di qualità e di efficienza imprenditoriale. È un territorio che complessivamente registra oggi l'11% delle imprese italiane e che, con un valore di 240 miliardi di euro, produce il 16% del pil nazionale. Diventa quindi importante capire i meccanismi che ne rallentano o accelerano lo sviluppo imprenditoriale".