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Dalle elezioni piu' combattute i politici migliori

, di Fabio Todesco
In un articolo in pubblicazione su "American Political Science Review" Galasso e Nannicini verificano che i partiti reclutano candidati migliori quando i collegi elettorali sono contendibili

Se si desiderano buoni politici, si devono disegnare collegi elettorali contendibili, suggeriscono Vincenzo Galasso e Tommaso Nannicini (entrambi Dipartimento di Economia) in Competing on Good Politicians, un articolo in pubblicazione su American Political Science Review. La concorrenza elettorale migliora i risultati politici attraverso un effetto di selezione di politici migliori, concludono i due studiosi sviluppando un modello di selezione dei politici in un sistema maggioritario e verificandolo con un dataset dei membri del parlamento italiano eletti nei collegi uninominali tra il 1994 e il 2006.

Nel loro modello i partiti selezionano i candidati e decidono come distribuirli nei collegi elettorali per massimizzare la possibilità di vincere le elezioni. I partiti possono reclutare candidati di alta qualità (esperti e giudicati competenti dagli elettori, ma costosi in termini di remunerazione e di rischio di disallineamento rispetto alla linea del partito) e lealisti (facili da reclutare e affidabili, ma senza richiamo personale nei confronti degli elettori). Il modello prevede che i partiti assegneranno i candidati migliori ai collegi più contendibili, riservando i collegi sicuri ai lealisti.

I due studiosi individuano un dataset adatto a verificare il loro modello analizzando i risultati delle elezioni italiane dal 1994 al 2006, quando il 75% dei seggi parlamentari veniva assegnato in collegi uninominali a maggioranza relativa. L'esercizio utilizza i dati personali dei parlamentari eletti nei collegi uninominali per valutare la loro qualità (scegliendo come indicatori la scolarità, il reddito precedente a parità di lavoro e la passata esperienza di governo locale), dati sulle elezioni precedenti per misurare il grado di contendibilità dei collegi e dati sull'assenteismo nel voto elettronico per controllare il comportamento ex-post dei parlamentari eletti.

Si verifica così che, come asserito dal modello, sia la coalizione di destra sia quella di sinistra assegnano i candidati migliori ai collegi più contendibili. Anche se il candidato medio di centro-sinistra è diverso dal candidato medio di centro-destra in termini di scolarità, professione ed esperienza politica, le loro caratteristiche diventano sorprendentemente simili se si circoscrive l'analisi ai candidati nei collegi più contendibili. Inoltre la loro qualità misurata ex-ante si esplicita ex-post in un tasso di assenteismo inferiore.

"I nostri risultati hanno implicazioni normative", concludono Galasso e Nannicini. "Incoraggiano l'adozione di istituzioni e politiche mirati ad aumentare la concorrenzialità politica e la disponibilità per gli elettori di informazioni sulle qualità personali dei candidati".

Gli autori hanno sviluppato le implicazioni normative in un recente articolo per lavoce.info. Immaginano piccoli interventi su collegi non contendibili confinanti, in cui le elezioni siano state vinte ripetutamente da coalizioni diverse negli anni 1994-2006. Spostando pochi comuni da un collegio all'altro, la contendibilità (e di conseguenza la qualità degli eletti) potrebbe aumentare nettamente, come nel caso dei collegi di Agrigento e Sciacca, portati a prova della fattibilità del cambiamento.