Come incentivare la ricerca sui medicinali per la cura delle malattie tropicali
Nel settore della ricerca sulle malattie tropicali si registra una delle maggiori diseguaglianze esistenti a livello globale, a cui ci si riferisce come ad uno scarto "10/90": solo il 10% della spesa mondiale per la ricerca in campo medico è riferita a malattie che rappresentano il 90% del totale mondiale. Come evidenzia Aura Bertoni (Dipartimento di Studi Giuridici) nel suo recente articolo intitolato Research and 'Development as Freedom' – Improving Democracy and Effectiveness in Pharmaceutical Innovation for Neglected Tropical Diseases, pubblicato nella International Review of Intellectual Property and Competition Law (IIC), n. 7/2012, ciò è anche conseguenza del fallimento – economico e morale – in questo settore della normativa sui brevetti. Bertoni, quindi, suggerisce che dovrebbero essere sfruttati anche altri strumenti di supporto alla ricerca; in particolare, i partenariati pubblico-privato ("PPP") sembrano presentare una combinazione di incentivi per la ricerca tra le più promettenti, pur non essendo essi stessi immuni da criticità.
Nel suo articolo, Bertoni riconsidera l'approccio "tradizionale" alla ricerca, basato sul sistema dei brevetti, alla luce di un ripensamento del ruolo da assegnare alla proprietà intellettuale, ripensamento ispirato dalla teoria del valore sociale della proprietà e secondo il quale i diritti di proprietà intellettuale dovrebbero essere al servizio dei valori, oltre che di interessi privati. L'autrice, pertanto, sostiene che la protezione dei diritti umani, oltre al suo intrinseco valore morale, favorisca la creazione di condizioni essenziali per lo sviluppo umano, poiché i frutti dell'innovazione non possono produrre benefici economici finché non vi sia un contesto appropriato per la loro fruizione.
L'articolo, poi, dà conto di come l'insufficienza della ricerca sulle malattie tropicali, negli ultimi anni, abbia meritato l'intervento di molte organizzazioni pubbliche, nazionali ed internazionali, e di come vari sistemi di incentivazione della ricerca stessa siano stati creati in alternativa ai brevetti.
In questo contesto, i PPP operano come organizzazioni senza scopo di lucro che adottano strategie di gestione proprie del settore privato e sono considerati lo strumento più promettente per far fronte al problema della ricerca nel settore delle malattie tropicali. Il fatto che, nel recente passato, la misura degli interventi economici sostenuti da organizzazioni finanziate da privati sia considerevolmente cresciuta ha, naturalmente, attirato l'attenzione e fatto sorgere preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda la carenza di trasparenza nella programmazione degli interventi e per l'influenza politica che consegue alla loro forza finanziaria.
Di conseguenza, Bertoni suggerisce che il ragionamento che ha condotto al ripensamento sul ruolo della proprietà intellettuale dovrebbe essere esteso anche ad altri sistemi di incentivazione dello sviluppo ad essa alternativi. Bertoni, quindi, sostiene che i PPP dovrebbero essere sottoposti ad una "analisi culturale" secondo i canoni di una concezione funzionale rivolta a favorire il progresso umano e, tra le altre cose, afferma che i PPP dovrebbero essere strutturati per agevolare la diffusione delle innovazioni.