
Per amore dell'ambiguita' gli imprenditori baciano rospi che non diventeranno mai principi
L'ingresso in nuovi mercati è il cuore dell'attività imprenditoriale, ma spesso si rivela una decisione sbagliata. Quasi il 75% di coloro che scelgono una carriera imprenditoriale avrebbe guadagnato di più lavorando come dipendente, circa l'80% degli angel investor non recupera mai il proprio denaro, e più di quattro fusioni aziendali su cinque non riescono a raggiungere le sinergie previste. Warren Buffett ha notoriamente dichiarato: "I manager [sembrano] ipnotizzati dalla [...] storia della principessa che bacia il rospo. Ricordando il suo successo, pagano a caro prezzo il diritto di baciare rospi aziendali, aspettandosi meravigliose trasformazioni... Abbiamo osservato molti baci ma pochissimi miracoli."
Una ricerca di Cédric Gutierrez (Università Bocconi) con Thomas Åstebro e Tomasz Obloj (entrambi HEC Paris) pubblicata su Organization Science individua e districa il ruolo di due driver comportamentali che rendono imprenditori e manager così desiderosi di baciare un rospo: l'eccessiva sicurezza di sé (la convinzione che le probabilità di successo siano più alte di quelle che sono) e gli atteggiamenti positivi verso l'ambiguità.
Le decisioni di ingresso in un mercato sono intrinsecamente ambigue: la distribuzione di probabilità degli eventi (in questo caso, successo o fallimento) è sconosciuta, e i decisori devono basarsi su stime soggettive. Inoltre, è probabile che l'ambiguità e i relativi vantaggi siano percepiti dai decisori come correlati alle proprie competenze, spesso rispetto a quelle dei rivali. Al contrario, un gioco basato sul caso come la roulette è rischioso ma non ambiguo, poiché il giocatore conosce le probabilità, ad esempio, che esca "rosso" o "nero". I risultati, inoltre, non dipendono dalle capacità del giocatore.
In un esperimento con 227 soggetti, gli autori hanno manipolato la sicurezza di sé dei partecipanti per valutarne l'effetto sulla decisione di partecipare a giochi basati sulle abilità o sul caso. Come previsto, l'eccessiva sicurezza ha giocato un ruolo importante nella decisione di partecipare a giochi ambigui e basati sulle abilità. Inoltre, lo studio evidenzia la poco indagata importanza della preferenza per l'ambiguità. Nel complesso, lo studio evidenzia che i responsabili delle decisioni apprezzano l'ambiguità quando si trovano ad affrontare la decisione di entrare in un mercato ambiguo e basato sulle competenze. In altre parole, quando i risultati di un mercato sono sconosciuti e legati alle proprie prestazioni, le persone tendono a essere più disposte a scommettere rispetto a quando hanno informazioni precise sulle possibilità di successo.
"Nel nostro esperimento, troviamo che questa preferenza per l'ambiguità è responsabile del 36% del differenziale di ingresso tra i mercati basati sul caso e quelli basati sulle competenze", dice Gutierrez. "Questo effetto è paragonabile alla tipica penalizzazione economica di lungo periodo che si verifica quando si sceglie l'imprenditorialità. Per esempio, alcuni studi stimano che il valore attuale netto dei guadagni di un imprenditore in dieci anni sia del 35% più basso rispetto a quello di un salariato con caratteristiche simili".
Cédric Gutierrez, Thomas Åstebro and Tomasz Obloj, "The Impact of Overconfidence and Ambiguity Attitude on Market Entry", in Organization Science, Vol. 31, No. 2, 2020, DOI: 10.1287/orsc.2019.1300.