Serena Porcari e l'esempio di Paul Newman
L'alumna Bocconi Serena Porcari ricorda i primi passi mossi in Dynamo, fondazione che mira a supportare progettazione e sviluppo di imprese che affrontano problemi sociali. Era il 2004 e aveva lasciato una posizione in IBM per mettersi a capo di una fondazione da inventare. «Lo spirito filantropico non è stato il primo motore», confessa. «Di fronte a me vedevo una sfida lavorativa». Porcari si è poi appassionata alla mission della fondazione e oggi racconta con entusiasmo del Dynamo Camp, un camp di terapia ricreativa che fa parte dell'americano SeriousFun Children's Network fondato da Paul Newman. «Provenendo dal mondo aziendale ho usato competenze ed esperienza per lavorare a business plan di lungo termine e ho iniziato ad assumere e formare le persone. Le grandi fondazioni ci guardavano come fossimo marziani. Si pensava che il settore non profit dovesse essere alimentato dalla beneficenza, che non avesse senso fare investimenti, che ci dovessero lavorare volontari. E invece essere mossi da una grande motivazione non significa funzionare in modo approssimativo. Anche i volontari devono essere selezionati, formati, curati, come in qualunque azienda. Le nostre scelte hanno fatto la differenza sul medio termine: oggi Dynamo è sostenibile».
Oggi Dynamo ispira aziende profit lavorando a progetti di volontariato aziendale, community service, filantropia d'impresa. «E numerose sono le richieste di essere a Dynamo Camp quando non sono presenti i bambini. Il progetto, che mette a disposizione le sue competenze tramite un'impresa sociale, Dynamo Academy, e promuove la cultura della social education, corporate citizenship ed employee engagement attraverso servizi di consulenza e formazione, è di ispirazione per la vita aziendale in momenti di cambiamento organizzativo». Dopo oltre dieci anni, la soddisfazione maggiore di Serena è vedere i ragazzi che parteciparono al primo camp tornare come parte dello staff. «Tornano per restituire quel che hanno ricevuto. Vuol dire che non è solo una vacanza gratuita. È un'esperienza che può cambiare la vita».