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L’italiana che ha un ufficio al Louvre

, di Andrea Celauro
Manuela si è laureata al Cleacc: una preparazione manageriale per l’arte che le ha permesso di essere assunta al controllo di gestione del famoso museo

Quanti, tra gli amanti dell'arte, vorrebbero avere la possibilità di rimirare a lungo la Gioconda senza doversi fare largo tra la calca di turisti che ogni giorno affollano il Louvre? Tanti, sicuramente. Manuela Noel-Meunier, se vuole, può farlo ogni martedì, il giorno di chiusura al pubblico del Musée. La giovane 25enne bocconiana, infatti, nel sancta sanctorum dell'arte parigina ci lavora: laureata poco più di anno fa al Cleacc, il corso di laurea della Bocconi in economia e management per l'arte, la cultura e la comunicazione, dal luglio 2008 è stata assunta nel controllo di gestione del museo.

"Lavorare per il Louvre è l'avverarsi di un sogno", racconta Manuela, genitori francesi, ma un'infanzia passata in Italia. "La cosa più impressionante è la sensazione che qui tutto sia possibile, grazie sia alle competenze delle persone che ai mezzi finanziari dei quali il museo dispone". Nel 2007, infatti, sono stati 120 i milioni di euro che il Louvre, che ha 2.200 dipendenti, ha ricevuto in sovvenzioni dal ministero dei beni culturali francese, senza contare i finanziamenti privati. Grosse cifre per una grande struttura, chiaro quindi che il lavoro di controllo della gestione sia un aspetto tutt'altro che secondario. Manuela, in particolare si occupa di seguire gli indicatori di performance che riguardano due dei quattro obiettivi principali del piano strategico che il museo ha messo a punto insieme al ministero: il pubblico e le risorse finanziarie e umane. Un lavoro che l'appassiona e nel quale sta già ottenendo risultati, se è vero che è stata coinvolta anche "nel miglioramento, insieme ad altri controllori di gestione, degli indicatori a livello di ministero da utilizzare per i maggiori musei francesi".

"Ho sempre desiderato lavorare in un'istituzione di questo tipo e ho scelto il Cleacc proprio perché mi sembrava il giusto equilibrio tra la passione per l'arte e una preparazione di tipo manageriale. Dopo la laurea, ho pensato di restare all'università per continuare a lavorare sull'ambito culturale, poi ho scoperto un sito francese specializzato nella ricerca del primo impiego nella cultura e ho visto gli annunci del Louvre. Ho mandato curricula per diverse posizioni e finalmente a maggio mi hanno convocato. Nel giro di due mesi mi hanno fatto un contratto". Un bel risultato, tenendo presente che, come racconta Manuela, il Louvre "assume soltanto personale che proviene dalle migliori Grandes Ecoles francesi o dalla stessa scuola del Museo". Evidentemente, "li ha colpiti il mio curriculum molto incentrato sulle attività museali e la mia fortissima motivazione".

E oggi Manuela può anche togliersi il lusso di essere invidiata dagli amici, tanto quelli francesi che quelli italiani: "I francesi in particolare, che sono molto orgogliosi delle loro istituzioni nazionali, mi guardano con ammirazione. Dire che lavoro al Louvre fa sempre scena". Ammirazione che si guadagna sul campo, però, anche perché i progetti che il museo ha in cantiere sono tantissimi, "come la prossima apertura a Lens nel 2011 e la realizzazione della struttura di Abu Dhabi".