La politica come professione? In Italia e' possibile
L'ultimo rapporto dell'Osservatorio sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche tenta di tratteggiare il profilo del parlamentare italiano attraverso l'analisi delle caratteristiche individuali dei parlamentari succedutisi alla Camera e al Senato nelle ultime 10 legislature.
Il risultato di tale ricerca, che si fonda sulla sistematizzazione di dati secondari rintracciabili da diverse fonti parlamentari, restituisce un quadro generale caratterizzato da luci e ombre.Il parlamentare italiano sembra infatti essere invecchiato negli ultimi 35 anni. Se infatti nella prima legislatura considerata (la VII) l'età media di deputati e senatori era di 49,7 anni, nell'ultima legislatura (la XVI) tale media aumenta di 3 anni portandosi a 52,8 anni. In particolare, considerando solamente l'età, le fasce più giovani sono le meno rappresentate: se si prende ad esempio l'ultima legislatura, mentre nella popolazione italiana la popolazione con meno di 40 anni rappresenta il 23,6% degli italiani, in parlamento essa si assesta all'8,4%.Tale dato potrebbe far pensare alla presenza di un lungo cursus honorum che deve essere intrapreso prima di approdare in Parlamento. Tuttavia, l'analisi effettuata non depone a favore di questo argomento: in tutte le legislature considerate i parlamentari che prima di essere eletti a livello nazionale hanno ricoperto incarichi istituzionali a livelli inferiori sono quasi la metà (in media il 45,6% nelle legislature considerate). Al contrario, una volta eletti, è molto probabile che il parlamentare rimanga in Parlamento per più legislature: i senatori mediamente rimangono in carica per quasi due legislature mentre i deputati per più di due (per la precisione 2,26). Un ulteriore aspetto considerato riguarda le differenze di genere e la retribuzione dei parlamentari.La ricerca evidenzia che la quota rosa raggiunge il 20% solo nell'ultima legislatura non rispecchiando la presenza femminile nella popolazione italiana (che, come è noto, è pari a più della metà della popolazione residente nel nostro paese). La presenza femminile in parlamento tuttavia appare più consistente rispetto al mondo imprenditoriale: nelle società di capitale con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro le donne che siedono nelle posizioni di vertice delle imprese sono infatti solo il 14%. Infine, a prescindere dal genere, lo studio sottolinea come l'incarico di parlamentare frutti un'indennità lorda annuale (comprensiva cioè dei rimborsi spese a copertura dell'attività di parlamentare) che può raggiungere i 200.000 euro.In ultima analisi, parafrasando un celebre scritto di Max Weber, dalla ricerca effettuata sembra che in Italia esistano le condizioni affinché i parlamentari italiani possano vivere 'della' politica (è dunque lontana la possibilità che esista un reclutamento 'plutocratico' del ceto politico), ma in alcune fasce della popolazione italiana (i giovani e le donne) sembra affievolirsi lo stimolo a vivere 'per' la politica, facendone una vocazione professionale anche per un limitato periodo di tempo.Le ragioni di quest'ultimo fenomeno possono essere riconducibili a vari elementi fra cui sicuramente le modalità di selezione della classe politica (sia dal punto di vista dei meccanismi elettorali in essere che dal punto di vista della 'formazione' del politico) rappresentano un punto nevralgico di rinnovamento e riforma.