Due stanze in memoria dei vecchi tempi
Gianni Zoppas e Alberto Minali hanno frequentato l'università Bocconi e il pensionato di via Bocconi 12 a pochi anni di distanza l'uno dall'altro. Il primo alla fine degli anni Settanta, il secondo a metà degli Ottanta. Entrambi, a quelle stanze del quinto e del terzo piano, sono rimasti legati in modo particolare, tanto da scegliere oggi di contribuire al Fondo Emergenza Esoneri della Bocconi intitolando proprio una delle camere della residenza.
"La vita nel pensionato mi ha dato moltissimo. Era un luogo di aggregazione multiculturale ante litteram in anni in cui non c'era l'apertura internazionale di oggi", racconta Zoppas, ceo di Marcolin Spa. "Penso sia un obbligo restituire parte di ciò che si ha avuto. Credo molto nelle iniziative che l'Università sta portando avanti nel campo della mobilità sociale e credo che queste avranno ottimi risultati". A seguito del riammodernamento del pensionato, la planimetria dell'edificio è cambiata e Zoppas non ha potuto intitolare la sua vecchia camera, ma questo non gli ha impedito di sostenere il progetto.
Lo stesso vale per Alberto Minali, cfo di Assicurazioni Generali, che ha frequentato quei corridoio tra l'84 e l'89. "Vengo da una famiglia di umili condizioni, ho potuto studiare in Bocconi proprio grazie al pensionato", racconta. E sottolinea un altro degli aspetti che rendeva speciale la vita fra quelle mura: "Il suo essere una comunità capace di stimolare il confronto e la sana competizione, ma senza far mancare l'aiuto reciproco e lo spirito di squadra". Un'esperienza che lo ha formato e che "mi piacerebbe un giorno potessero fare anche i miei figli". Entrambi i donatori ricordano con affetto "il carisma del direttore del pensionato, Salvatore Grillo" . Proprio rispondendo a un suo appello hanno deciso di sostenere il progetto.