Com'e' inquinata la citta' senza politiche basate sul mercato
Le corsie riservate alle biciclette e le aree pedonali o a traffico limitato, ovvero le politiche di trasporto urbano più spesso attuate dai comuni italiani per combattere l'inquinamento, sono inefficaci, mentre l'adozione di piani coordinati sortisce soltanto un debole effetto, sostiene Marco Percoco del Dipartimento di Analisi Istituzionale e Management Pubblico in Urban Transport Policies and the Environment: Evidence from Italy (International Journal of Transport Economics, Anno XXXVII/2, 2010).
L'analisi di un nuovo dataset che riguarda 80 grandi città italiane conferma che le politiche dirigistiche non sono efficaci. D'altra parte, le amministrazioni rifuggono l'adozione di strumenti che facciano leva sul mercato, come gli incentivi all'uso del trasporto pubblico e soprattutto i sistemi di pedaggio urbano, la cui efficacia è dimostrata dalla letteratura scientifica e dall'esperienza, per semplice convenienza politica, dal momento che essi mancano del necessario sostegno degli elettori italiani.
La qualità dell'ambiente nelle città italiane è nettamente peggiorato tra il 1993 e il 2005 in termini di concentrazione di PM10 e NO2 (gli inquinanti che Percoco sceglie come variabili dipendenti del suo modello) e le emissioni di gas serra sono responsabili di più della metà dei costi correlati alle esternalità dei trasporti, valutati nel 2004 in 107,1 miliardi di euro.
"Secondo la mia analisi econometrica, gli strumenti adottati dalle amministrazioni italiane non registrano alcun effetto sull'inquinamento, mentre l'adozione di piani di trasporto sembra produrre, al più, effetti minori. Questo sconcertante risultato può essere interpretato nel senso che la somma degli strumenti non ha effetti significativi sulle concentrazioni di NO2 e PM10, a meno che le politiche siano coordinate da un piano".
L'efficacia delle misure che fanno leva sul mercato è confermata dall'esperienza di Milano, la città che, a partire dal 2 gennaio 2008, ha introdotto un sistema di pedaggio urbano finalizzato a ridurre l'inquinamento nel centro città (l'Ecopass): durante il primo anno di applicazione, l'Ecopass ha fatto registrare un aumento del 4% della velocità media, una riduzione del20,6% negli incidenti stradali, riduzioni rispettivamente del 18% e del 17% delle concentrazioni di PM10 e NOx, come riportato dall'Agenzia Milanese Mobilità e Ambiente.
Percoco fa una riflessione finale sul capitale sociale: "La mia analisi econometrica ha rilevato che più alto è il senso civico, più bassa è la concentrazione di inquinanti nell'atmosfera. In una prospettiva di intervento, questo risultato dovrebbe essere interpretato come evidenza del ruolo cruciale delle azioni intese ad aumentare l'attenzione pubblica per la qualità ambientale e ridurre, con informazione e formazione migliori, i fenomeni di free riding".