Cartelle cliniche si', ma elettroniche
La cartella clinica elettronica (Emr, electronic medical record) è oggi adottata da circa il 15% delle aziende sanitarie italiane. Un sistema che promette tempi più brevi di gestione dei pazienti, riduzione dei costi e un miglioramento dei processi organizzativi delle strutture. In sostanza, migliori performance e qualità dei servizi erogati dalle Asl. Misurare concretamente i risultati dell'adozione dell'Emr richiede tuttavia un modello di analisi che non tenga conto solo di indicatori finanziari e di costi e ricavi, ma che guardi ai risultati dell'implementazione su diversi fronti e in realtà diverse. Questo tipo di analisi è stato condotto da Maria Cucciniello e Greta Nasi dell'Area public management and policy della Sda Bocconi, che, messo a punto un nuovo modello di valutazione degli impatti, lo hanno testato su due aziende sanitarie italiane. Emerge che, con le dovute differenze, gli impatti positivi più evidenti dell'introduzione dell'Emr riguardano l'efficienza, ossia le tre dimensioni del risparmio di tempo, di riduzione dei costi e di qualità delle informazioni.
Le due aziende, diverse per dimensione e posizionamento (l'Azienda sanitaria Usl della Valle d'Aosta e sull'A.O. Ospedale Civile di Legnano), hanno implementato i sistemi informativi per la gestione dell'Emr in tempi diversi. Ad Aosta, dove l'esperienza è più recente, il vantaggio in termini di efficienza è segnalato come particolarmente evidente: su una scala da 1 a 10, il guadagno di tempo raggiunge un indice di 7,8, mentre la qualità delle informazioni e la riduzione dei costi, rispettivamente 8,4 e 8,6. Riguardo al tempo, secondo il personale medico e infermieristico, i vantaggi derivano in particolare dalla velocità di condivisione. Grazie all'Emr, ad esempio, reperire il diario clinico del paziente richiede 70 minuti in meno rispetto al passato nel 100% dei casi, mentre per la diagnosi si risparmiano tra i 51 e i 70 minuti.Della Emr si avvantaggia anche la dimensione qualità dell'informazione (dai ricercatori Sda ricondotta sempre al parametro efficienza), che gli utilizzatori riconoscono come più completa e accurata. Sul fronte della riduzione dei costi (il risultato giudicato più significativo), l'Emr è efficace grazie alla dematerializzazione delle vecchie cartelle cartacee e dalla condivisione delle informazioni, che snellisce il processo di diagnosi. Gli altri parametri considerati dall'indagine per valutare gli impatti dell'Emr, ossia l'efficacia organizzativa, la qualità del servizio e la clinical governance, non sembrano al momento trarre altrettanti vantaggi dall'introduzione della cartella elettronica. Complessivamente l'indice dell'efficacia organizzativa si attesta su 4,9, quello della qualità del servizio su 3,2 e la clinical governance su 3,5. "Sono tuttavia risultati riconducibili alla fase di implementazione in cui si trova questa azienda" spiega Maria Cucciniello. "Gli impatti su queste altre dimensioni, che si evidenziano più a lungo termine, sono ancora difficilmente percepibili dal personale medico e infermieristico, che però mostra percezioni positive sulla possibilità di miglioramento". Ne è la riprova la situazione dell'Ospedale di Legnano, dove il sistema è arrivato prima. Anche qui l'impatto più evidente è sull'efficienza (indice totale 5,9). Tuttavia, i risultati sull'efficacia (4,8), la qualità del servizio (5,4) e la clinical governance sono maggiormente positivi rispetto ad Aosta. Riguardo all'efficacia, i vantaggi sono riconosciuti soprattutto nella riduzione dei rischi per il paziente, nello snellimento dei processi e nell'efficacia organizzativa. Giudicati meno evidenti, invece, i vantaggi sul miglioramento delle azioni diagnostiche, terapeutiche e assistenziali. Riguardo al parametro qualità del servizio, a emergere (8,3) è la variabile performance del sistema, intesa come percezione di buona continuità del servizio (variabile che peraltro emerge anche ad Aosta). Bassa (1,1) è invece la considerazione che l'Emr influisca positivamente sulla continuità della cura, ossia sul coordinamento tra strutture sanitarie diverse. In conclusione, la prova sul campo del modello della Sda Bocconi evidenzia l'importanza del conoscere la tempistica con la quale si verificano gli impatti. Greta Nasi: "Quando le aziende sanitarie considerano gli effetti dell'introduzione del sistema Emr hanno in mente un ritorno immediato di efficacia. Questo, tuttavia, non può avvenire immediatamente, perché il sistema deve essere interiorizzato. Impatti che riguardano più profondamente le dimensioni dell'efficacia organizzativa o della clinical governance si verificano solo nel medio-lungo periodo. È necessario quindi continuare a investire su questi sistemi e non limitare il commitment solo alla fase iniziale".