Binda e Colli, trent'anni di grandi imprese italiane e spagnole
Il primo numero del 2011 della prestigiosa rivista Business History presenta i risultati di un progetto internazionale tuttora in corso riguardo le grandi imprese europee, il cui scopo è di mappare le grandi imprese in termini di strategia, struttura, proprietà e risultati. Il progetto, che coinvolge diversi gruppi di ricerca in diversi paesi europei, è guidato da Andrea Colli (Dipartimento di Analisi Istituzionale e Management Pubblico), Abe de Jong (Erasmus University, Rotterdam) e Martin Iversen (Copenhagen Business School).
Con la pubblicazione del libro di Whittington e Mayer sulla grande impresa europea (Oxford University Press, 2000) molti dettagli inediti sulla strategia, la struttura e la proprietà delle grandi imprese in Gran Bretagna, Germania e Francia si sono aggiunti a una letteratura che ha avuto inizio negli anni '70 ad Harvard. Molte importanti domande di ricerca rimangono però ancora senza risposta. Il progetto Mapping Corporate Europe mira ad espandere il lavoro di Whittington e Mayer in diverse direzioni, comprese (i) un'analisi cronologica che copre 50 anni, a partire dal Trattato di Roma del 1957; (ii) un'estensione geografica alle piccole economie dell'Europa occidentale e orientale; (iii) imprese appartenenti ad altri settori oltre al manifatturiero e (iv) attenzione all'internazionalizzazione delle imprese europee. Queste analisi costituiranno la base di una ricca descrizione dello sviluppo delle grandi imprese europee negli ultimi cinque decenni, utilizzando approcci sia quantitativi che qualitativi.
Gli articoli pubblicati nel numero speciale si fondano su dataset costruiti su base nazionale secondo una struttura che consentirà di farli confluire in un dataset unico, gestito dal gruppo di ricerca. I dataset costituiscono un'analisi completa dei primi 50 gruppi e imprese, i cui dati dettagliati sono stati raccolti da fonti originali, archivi e repertori specializzati. Il risultato è una considerevole quantità di informazione che analizza nel dettaglio le strutture proprietarie, le strategie, le politiche, le architetture sociali e gli indicatori di performance. La prospettiva storica adottata (i dati sono stati raccolti, quando possibile, a partire dall'inizio degli anni '60), consente di sviluppare studi longitudinali.
Changing Big Business in Italy and Spain, 1973-2003: Strategic Responses to a New Context (pagine 14-39, doi: 10.1080/00076791.2011.546658), l'articolo scritto da Veronica Binda (Pompeu Fabra e Università Bocconi) e Andrea Colli, traccia una comparazione dell'evoluzione delle strategie, strutture organizzative, schemi di proprietà dei primi 50 gruppi italiani e spagnoli e delle relazioni tra queste tre dimensioni nel periodo che va dalla metà degli anni '70 al 2003. Nonostante i profondi cambiamenti del quadro macroeconomico durante il periodo considerato, la proprietà e le strutture organizzative delle grandi imprese presentano una notevole continuità in entrambi i paesi. Il database, però, individua in entrambi i paesi una metamorfosi negli schemi di diversificazione e di internazionalizzazione. Tra i molti fattori rilevanti per l'interpretazione di questo trend, l'impatto del processo di integrazione europea e gli alti livelli di turbolenza che hanno caratterizzato le imprese di maggiori dimensioni in questo periodo svolgono un ruolo non trascurabile.
L'articolo, come il progetto nel suo complesso,costituisce il primo tentativo di fornire un'analisi sistematica dell'evoluzione della grande impresa nel corso del processo di integrazione europea e fornisce abbondante evidenza longitudinale come base per ulteriori sviluppi.