Un manager da raccontare
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Giorgio Brunetti |
Gianni Mion ha attraversato da protagonista gli ultimi 35 anni della storia economica italiana. Negli anni '70, quando il panorama era dominato dall'impresa pubblica, ha lavorato alla Gepi, la finanziaria di stato incaricata di salvare le imprese in crisi. Quando le pressioni politiche l'hanno trasformata in uno strumento di salvaguardia dell'occupazione l'ha abbandonata e, nel 1986, è approdato a Edizione Holding, la finanziaria che coordina gli sforzi di diversificazione della famiglia Benetton e di cui è amministratore delegato. Qui ha concluso operazioni importanti come quelle che hanno portato al controllo di Autostrade, Autogrill, Gs ed è stato protagonista di episodi meno fortunati, come la costituzione del polo sportivo Benetton (tramite l'acquisizione di marchi come Nordica, Asolo e Rollerblade) o le avventure nelle telecomunicazioni, prima con Blu, poi con Telecom Italia.
In Manager oggi, la lunga intervista rilasciata a Giorgio Brunetti (Università Bocconi editore, 2007, 164 pagine, 14 euro), Gianni Mion ripercorre e razionalizza il proprio percorso professionale, facendo capire al lettore che cosa ha funzionato e che cosa no, ma dimostrando che, nel complesso, la sua opera ha creato valore per gli azionisti che a lui si sono affidati. Mion e Brunetti non vogliono stupire nessuno con ricette magiche, ma sottolineare l'importanza della professionalità e dell'esperienza.
Un rapporto trasparente tra proprietà e management, l'umiltà di ricorrere all'aiuto dei professionisti giusti ogni volta che ce ne sia la necessità, la capacità di costruire un gruppo motivato sono alcune delle caratteristiche di quelle che Mion considera una sana gestione. Ma il manager pone un forte accento anche sulle caratteristiche ambientali: perché un paese, e non solo le singole imprese, si sviluppi servono un sistema bancario competente e maturo, una classe di capitalisti consapevoli del proprio ruolo e una regolamentazione che consenta di pianificare in un orizzonte temporale coerente con le necessità di investimento dell'industria in cui si opera.
Il libro è introdotto da un saggio di Brunetti sull'evoluzione del concetto di management e chiuso da due capitoli di Paolo Bertoluzzi su Gepi ed Edizione Holding, che aiutano il primo a inquadrare concettualmente la testimonianza di Mion, i secondi a contestualizzare il suo racconto.
Giorgio Brunetti, docente e saggista, è presidente di Enter, il Centro di ricerca imprenditorialità e imprenditori dell'Università Bocconi di Milano.
