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Quanto si muove la nuova Russia

, di Andrea Celauro
Il racconto di Angelo Sartoni, chapter leader BAA a Mosca

"La Russia ha fatto passi da gigante negli ultimi venti anni. E per quanto molto attaccata alle proprie tradizioni, è un paese attratto dall'estero in generale e dell'Italia in particolare. Tutto ciò che suona italiano è ben visto agli occhi dei russi". Angelo Sartoni, leader del capitolo moscovita della BAA, non fa mistero del suo apprezzamento per la nazione che è diventata la sua seconda casa (e dove ha una società di consulenza giuridica e contabile per le imprese italiane che operano nel mercato russo).

"L'economia è dinamica, il paese ha cambiato volto, le idee e gli stereotipi che a volte ci portiamo dietro dall'Italia vanno rivisti. Una di queste è che la società russa non abbia ancora una classe media. Nelle grandi città, come Mosca e San Pietroburgo, non è più così". Sartoni è a Mosca da nove anni e da quattro è chapter leader. Sta puntando su un coinvolgimento sempre maggiore della componente russa degli alumni Bocconi.

"Oggi rappresentano circa il 40% del totale degli alumni presenti nell'area, che sono circa una cinquantina. Si tratta di persone che, frequentato un mba o un master alla SDA Bocconi, sono tornati a lavorare nel loro paese". Si tratta, secondo Sartoni, di persone altrettanto se non più recettive degli italiani alla comune appartenenza Bocconi: "A volte", racconta, "partecipano alle nostre attività anche quando non lavorano più a Mosca e vi si trovano solo di passaggio. Apprezzano molto il contatto da parte dell'alma mater". Riguardo alle attività del gruppo BAA, oltre al networking Sartoni, punta sugli incontri con docenti Bocconi a Mosca. "Con Francesco Saviozzi, coordinatore del Master in imprenditorialità e strategia aziendale che ogni anno accompagna gli studenti del Misa in study tour a Mosca, organizziamo incontri con le aziende locali".