A Open Side si crea una sceneggiatura teatrale con Adelita Husni Bey
Testi teatrali, saggi di sociologia, opere di altri artisti: il tutto frullato e rielaborato da Adelita Husni-Bey, artista e pedagogista italo-libica, insieme a una classe di 28 studenti della Bocconi e di altre università con l'obiettivo di creare, dopo una settimana di laboratorio, una sceneggiatura teatrale che ruoti intorno al concetto di intersezionalità e delle differenze identitarie. È ciò che avverrà dall'11 al 18 aprile (sabato e domenica esclusi) presso lo spazio Open Side di Bocconi Arts Campus e che, insieme alla mostra che l'artista terrà a Milano dall'8 all'11 aprile e a una conferenza pubblica presso la Triennale del 17 aprile, compone un trio di attività che fanno parte di un progetto, the classroom, realizzato anche in collaborazione con il Centro Ask.
"Si tratta di un progetto di arte e pratiche educative", spiega la docente Paola Nicolin, "che in Bocconi Arts Campus desidera portare l'artista al centro del discorso sulla storia dell'arte, le sue fonti di ispirazione, le sue metodologie e suoi percorsi intrecciati e offrire l'esperienza di un incontro diretto tra studenti e artista, in una dimensione produttiva, seminariale, senza mediazioni".
Ad aula chiusa attraverso le vetrate di Open Side sarà inoltre possibile vedere l'ultimo lavoro video di Husni-Bey, "After the finish line". Il video, che sarà proiettato in loop per tutta la notte, ragiona sul significato della competizione sportiva e sull'origine della ricerca del successo.