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Michela, project manager rodata e scrittrice emergente

, di Laura Fumagalli
Con la pubblicazione del suo primo romanzo, la giovane bocconiana in carriera dimostra che è possibile conciliare lavoro e passioni

Quando parla del suo libro le brillano gli occhi: sarà che non è abituata, perché di mestiere non fa la scrittrice. La 27enne bergamasca Michela Barcella, laureata in Discipline economiche e sociali alla Bocconi, è project manager per CMC Consulting, società di consulenza M&A. Gli impegni lavorativi, però, non le hanno impedito di realizzare il suo sogno e pubblicare il suo primo romanzo, La neve di marzo, appena uscito sulla piattaforma di self-publishing www.ilmiolibro.it.

È la storia di Maura: giovane e brillante designer di Milano intrappolata in un "blocco creativo" che è il sintomo di un più profondo disagio esistenziale che le dà la sensazione di vivere "eludendo la vita". Sarà un viaggio di lavoro a Boston e l'incontro con Andrea a farle cambiare prospettiva: lui le insegnerà a vivere nel presente, anziché nel ricordo di un passato finito male o nell'aspettativa di una felicità futura, aiutandola a colmare il vuoto che la faceva sentire priva di direzioni e obbiettivi.

All'incrocio tra diario e romanzo d'analisi, La neve di marzo sa, più di tutto, di romanzo di formazione: i dieci giorni che Maura trascorre a Boston sono il suo 'corso di specializzazione' alla vita. Il libro, fatto di lunghe riflessioni introspettive sull'essenza stessa dell'amore, intervallate da brillanti scambi dialogici, trova nello stile diretto dell'autrice e nell'efficace ricorso al linguaggio figurativo i suoi punti di forza. Michela non solo scrive, ma parla e pensa per analogie, concretizzando qualunque sensazione impalpabile in un'immagine dalla consistenza materica.

"La storia di Maura è inventata", spiega Michela. "Però, dopo averla scritta, mi son resa conto che in ciascun personaggio avevo messo un pezzetto di me". Ciò che senza dubbio è autobiografica è l'ambientazione bostoniana, dove tre anni fa, in occasione del suo primo viaggio, l'autrice ha scoperto l'ebbrezza dell'indipendenza e dove, complice la solitudine imposta a un professionista in trasferta, ha scritto il nucleo del romanzo. Il libro, tra l'altro, è uscito in concomitanza con l'ultimo viaggio di Michela a Boston: "Non avendo tempo per cercare un editore, ilmiolibro.it mi sembrava la scelta più logica", racconta; "adesso sto valutando le proposte di alcune case editrici". Dei 3 mila utenti che hanno già visitato il sito del libro, in tanti l'hanno letto e hanno lasciato i loro commenti. Probabilmente, ciò che più li ha colpiti è l'invito che Maura proclama a gran voce: bùttati, mettiti in gioco e, soprattutto, cerca di essere sempre te stesso, senza il timore di disattendere le aspettative degli altri. Michela è stata colta di sorpresa dalla partecipazione dei suoi lettori: "Un signore di Mirandola mi ha persino inviato un LP dei Rolling Stones!". Il regalo è un omaggio alla sofisticata colonna sonora del romanzo: oltre agli Stones, Pink Floyd, Bob Dylan, Leonard Cohen, De Andrè e i più recenti The National e Fanfarlo accompagnano il flusso dei pensieri della protagonista.

La pubblicazione di La neve di marzo le ha permesso di coronare il sogno di una vita, ma l'avventura è appena cominciata. Tutti coloro che si sono scoperti fans di Michela saranno felici di sapere che ha in cantiere il secondo romanzo: sarà ambientato a Lisbona. Chi volesse notizie di prima mano può partecipare alla presentazione del libro, ospitata il 27 settembre alle 20.45 nello storico Caffè Letterario di Bergamo.