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Gli Incisi di Mario Surbone

, di Susanna Della Vedova
Dal 21 marzo al 6 maggio la mostra dell'artista che con le sue incisioni delle superfici crea giochi di luci e ombre. L'inaugurazione nella Sala Ristorante Bocconi alle ore 18

Sarà inaugurata lunedì 21 marzo (Sala Ristorante Bocconi, via Sarfatti 25, ore 18), la mostra di Mario Surbone, artista che nella sua lunga carriera è stato vicino ai movimenti espressivi successivi all'informale.

Tra le tanti stagioni nel suo percorso, in Bocconi verrà presentata quella caratterizzata dal ciclo degli Incisi, la meno nota ma anche la più interessante Muovendo dalla geometria di Malevic e dalla astrazione delle avanguardie europee, l'artista ha inciso la superficie creando un gioco lirico di ombre e luci. E ha cercato la dimensione dell'armonia e del silenzio, comprendendo che non ci può essere l'una senza l'altro.

In sintonia con gli artisti di Azimuth da Manzoni a Castellani a Bonalumi, che hanno operato negli anni sessanta e settanta, la sua pittura non si è volta alla rappresentazione sulla superficie, ma alla sagomazione, all'estroflessione della superficie, intesa come oggetto, come realtà tridimensionale che si dilata nello spazio divenendo insieme scultura, architettura, colore e luce.

La mostra sarà visitabile dal 21 marzo al 6 maggio 2016, da lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12.

Mario Surbone è nato nel 1932 a Treville (AL) nel Monferrato Casalese. Allievo di Felice Casorati, l'esordio pubblico è del 1958 alla Mostra d'Arte Giovanile a Roma. La prima mostra personale è del 1962 alla Galleria "Il Canale" di Venezia.
Dal 1968 inizia a esplorare la possibilità espressiva di superfici monocrome incise e modulate, seguendo strutture compositive di impianto rigorosamente geometrico.
Si avvicina così alle ricerche di Azimuth, ottenendo l'attenzione, fra gli altri, di critici autorevoli come Giulio Carlo Argan e Paolo Fossati.