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Giochi Olimpici, le ragioni per dire si' a Roma 2024

, di Davide Ripamonti
Studiosi e atleti insieme alla Bocconi, il 25 febbraio, in un convegno che analizza l'impatto dei grandi eventi sportivi sulla citta' e sul paese. Presenti anche il presidente del Coni, Giovanni Malago', Massimiliano Rosolino, Eleonora Giorgi e Fiona May

Quando una città si candida a ospitare un grande evento sportivo, Olimpiadi e Mondiali di calcio su tutti, si scatenano polemiche infinite tra chi è pro e chi è contro. Costi che si dilatano, corruzione e disagi per le città e i cittadini a causa di lavori che si protraggono per anni, i lati negativi, una grande visibilità e opere destinate a rimanere in dote alla città e al paese alcuni di quelli positivi. Ma non solo questi.

Nel convegno "Roma 2024-Planning for Sustinability and Legacies", in programma il 25 febbraio, alle 9,30, nell'aula magna di via Gobbi 5 dell'Università Bocconi, si parlerà soprattutto degli aspetti positivi, che vanno bel al di là del mero risvolto economico. "L'impatto che un evento di questo genere può portare", spiega Dino Ruta, head Sport Knowledge Center SDA Bocconi School of Management e coautore, con Richard Holt, del libro Handbook of Sport and Legacy, presentato nell'occasione, "è anche sociale, politico, urbanistico e molto altro. Si forma e si sviluppa capitale umano e capitale sociale, nascono nuove professionalità e si creano moltissimi posti di lavoro, come successo per esempio in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino, nel 2006". All'incontro parteciperanno il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti, e atleti come Fiona May, Massimiliano Rosolino e Eleonora Giorgi, che parleranno delle proprie esperienze sia dal punto di vista motivazionale sia da quello della preparazione. I lavori saranno aperti da Bruno Pavesi, consigliere delegato dell'Università.

L'evento è organizzato da Bocconi Sport Campus e da Campus Life e fa parte del ciclo "Sport Leaders Seminar Series".