Fotogeometrie al Quadrato di Luciano Balestrini
"Cinque secoli fa l'Accademia del Cimento, il cui motto era "Provando e riprovando", fu
la prima associazione scientifica a utilizzare il metodo sperimentale galileiano in
Europa. Luciano Balestrini, architetto e fotografo, pare proprio averne adottato il motto quando, cinque secoli dopo, decide di sperimentare scientificamente la combinazione degli scatti digitali tratti dal suo inseparabile smartphone Sony Xperia attraverso un complesso e laborioso processo di fabbricazione manuale per fare "arte" e ricercare formule compositive personali".
Così scrive Italo Prario, già a.d di alcuni quotidiani nazionali, tra cui Messaggero e l'Unità, per presentare la nuova mostra di Balestrini che sarà ospitata in Bocconi (Sala Ristorante di via Sarfatti 25), dal 20 giugno al 9 settembre.
La scelta dei dettagli fotografati, che raccolgono le emozioni visive naturali più svariate, sono l'origine del tutto in senso artistico e vengono dapprima manualmente scomposti e ricomposti per poi essere riproposti in forme autosimilari, quasi dei frattali, ma sempre raccolti in un rigoroso formato geometrico quadro ad opera dell'autore.
"Nonostante il formato geometrico costante, che potrebbe condizionarne la libertà di espressione, Luciano Balestrini riesce invece, in modo straordinario, a fare emergere forme di ogni tipo, morbide e in movimento, che non possono che colpire la sensibilità di chi osserva le sue opere e mettere in luce quella sofisticata capacità di abbinare l'uso della tecnologia digitale con l'elaborazione emotiva dell'artista", afferma sempre Prario.
Le opere dell'artista si collocano a metà tra la fotografia e l'arte astratta in quanto egli usa i suoi scatti per comporre campiture di colore e geometrie diverse, ed elabora composizioni originali e visivamente efficaci che fanno di lui un interprete dell'avanguardia foto digitale.
La mostra sarà inaugurata lunedì 20 giugno alle ore 18. Visitabile da lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12.