
Dentro Milano: i paradossi che disegnano il futuro
Milano. Paradossi e opportunità

Milano cresce, si trasforma, attrae. Ma dietro questa spinta dinamica si nasconde una realtà complessa, fatta di squilibri e accessi diseguali alle opportunità. È proprio su questa frattura che si innesta Milano. Paradossi e opportunità, una delle mostre della 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, che si svolge fino al 9 novembre 2025 ed è dedicata al tema Inequalities.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Triennale Milano, Black History Months Milano e il SI Lab – Social Inclusion Lab dell’Università Bocconi, finanziato da MUSA -PNRR e diretto dalla professoressa Alessandra Casarico, che insieme a Chiara Serra e Felix Eychmüller ha curato l’analisi scientifica dei dati alla base della mostra.
“Abbiamo cercato di rendere visibili le disuguaglianze che attraversano Milano”, spiega Casarico, “leggendo i dati demografici, di reddito, istruzione, accesso al verde, partecipazione civica, e mostrando come in pochi chilometri cambino radicalmente le opportunità di vita di chi abita la città.”
Al centro del progetto vi è un lavoro di mappatura delle disuguaglianze a livello di quartiere, che restituisce un’immagine precisa della frammentazione urbana milanese. Queste mappe, elaborate a partire da fonti come Istat, Agenzia delle Entrate, Open data del Comune di Milano, rappresentano il cuore dei NIL – Nuclei di Identità Locale: dispositivi espositivi che raccontano ogni paradosso con un linguaggio accessibile e immersivo, affiancando alla lettura scientifica una restituzione visiva e simbolica.
“In una città segnata da contraddizioni sempre più evidenti, Milano. Paradossi e opportunità invita a esplorare la complessità urbana, per mettere in discussione scenari che sembrano ormai irreversibili”, commenta Seble Woldeghiorghis, coordinatrice del progetto. “La mostra si presenta come un grande archivio vivente e relazionale, dove dati e arte si intrecciano, dando vita a nuove forme di ascolto e coinvolgimento. Al centro, la valorizzazione delle diversità come forza generativa e leva per costruire una Milano più aperta, inclusiva e protagonista del proprio futuro.”
Affermano Damiano Gullì (curatore per arte contemporanea e public program di Triennale Milano) e Jermay Michael Gabriel (direttore di Black History Months Milano), curatori del progetto: “L’intreccio di dati e visioni degli artisti lungo il percorso espositivo va ad alimentare un ‘cortocircuito’ in cui posizioni solo apparentemente antipodali – la prospettiva scientifica e la visione artistica – convergono e offrono un reciproco controcanto narrativo che concorre ad arricchire e ampliare punti di vista e letture sui paradossi e le opportunità insiti nella città e a stimolare riflessioni e azioni per ripensarne il futuro”.
Tra i paradossi più emblematici: la frammentazione dell’istruzione superiore, con le scuole concentrate nel centro, che obbliga gli studenti delle periferie a lunghi spostamenti quotidiani; la scomparsa delle famiglie numerose, sempre più espulse dai costi della vita urbana; e l’assenza di grandi parchi in alcune zone della città, che accentua il fenomeno dell’isola di calore.
“Milano è una città laboratorio. È qui che possiamo osservare in tempo reale come le disuguaglianze si formano, si stratificano e possono essere affrontate. Ma è anche qui che si intravedono segnali di innovazione, risposte civiche e politiche nuove”, aggiunge Casarico.
Ciascuno dei sei paradossi e opportunità individuati è associato a un’opera d’arte realizzata da sei artiste e artisti afrodiscendenti, in dialogo con i dati forniti dal SI Lab. Il risultato è un percorso immersivo che alterna rigore analitico e interpretazione emotiva, pensato per stimolare riflessione e consapevolezza.
“Mappare le disuguaglianze è il primo passo”, sottolinea Chiara Serra, “ma è solo attraverso il coinvolgimento delle comunità locali che questi dati possono tradursi in politiche efficaci e inclusive.”
La mostra, con il progetto di allestimento di Orizzontale, si presenta così come un archivio vivente: un luogo di ascolto, riflessione e confronto. Ma anche come un esercizio di immaginazione collettiva, che chiama in causa cittadini, istituzioni e mondo della ricerca. L’obiettivo non è solo mostrare i paradossi urbani, ma aprire spazi di pensiero su un futuro più equo e sostenibile.
Milano. Paradossi e opportunità non si limita a raccontare le disuguaglianze: le espone, le mette in scena, le rende visibili e oggetto di discussione. Un invito, rivolto a tutti, a ripensare Milano non solo per ciò che è, ma per ciò che potrebbe diventare.
I sei paradossi, le opere, gli artisti
ABITARE: Redditi vs Affitti
Paradosso: I redditi crescono nel centro, ma gli affitti aumentano soprattutto in periferia, dove i redditi stagnano o calano.
Opera: “Those of Us Buried Alive Are Called Mineral Rich”, 2025, tubi innocenti, schermi, video, terracotta, charleston, rullanti, legno, crema da scarpe, strofinacci, libri dalla collezione del centro piemontese di studi africani
Artista: Justin Randolph Thompson
FAMIGLIA: con figli vs unipersonale
Paradosso: Le famiglie numerose scompaiono, mentre aumentano i nuclei unifamiliari (anziani e giovani).
Opera: "Milano #1”, “Milano#2”, (entrambe dalla serie “A New Map of Italy”), 2025, Stampa Lenticolare
Artista: Theophilus Imani
GENERAZIONI: Anziani vs Giovani
Paradosso: La città invecchia ma continua ad attrarre giovani adulti, con esigenze diverse.
Opera: "PR (Public Relations)", 2025, velluto opaco, filato metallico, filato giallo fluo, alluminio, ferro e vetroresina
Artista: Muna Mussie
ISTRUZIONE: Prossimità vs Distanza
Paradosso: Le scuole medie sono diffuse, ma le superiori concentrate nel centro.
Opera: "Zone 1, 2025”, “Zone 2, 2025", 2025, cianotipie e serigrafia su tessuto
Artista: Délio Jasse
AREE VERDI: Presenza vs Accessibilità
Paradosso: Accesso disomogeneo alle aree verdi, con criticità nei quartieri centrali.
Opera: “Vuelvo al Sur”, 2025, stampa fine art su carta baritata
Artista: Jim C. Nedd
PARTECIPAZIONE: Civica vs Politica
Paradosso: Aumentano le associazioni, ma cala la partecipazione al voto.
Opera: “Untitled”, 2025, cianotipie, soundscape e due casse
Artista: Leyla Degan
La 24a Esposizione Internazionale Inequalities
La 24a Esposizione Internazionale di Triennale Milano, intitolata Inequalities (13 maggio – 9 novembre 2025), è dedicata alla questione delle crescenti diseguaglianze che caratterizzano le città e il mondo contemporaneo. Attraverso una serie di mostre, progetti speciali ed eventi del public program, l’Esposizione Internazionale si interroga sulle sfide globali legate alle differenze presenti in vari ambiti dell’esistenza: da quello economico a quello etnico, dalla provenienza geografica al genere. Personalità del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, collettivi, istituzioni culturali, musei e istituti di ricerca di tutto il mondo sono chiamati a riflettere sul tema con l’obiettivo di mappare le disuguaglianze e individuare i progetti politici più avanzati per una società in cui le differenze siano una risorsa e un valore da ricomporre in forme nuove di comunità.