Dalla Calabria a Milano e Roma e ritorno, per migliorare la p.a.
Formare la futura classe dirigente della pubblica amministrazione calabrese, dando vita a quel processo di cambiamento della p.a. su cui, a livello nazionale, batte la riforma intrapresa dal ministro Brunetta. È la sfida di alta formazione raccolta dal Master in management per le aziende sanitarie per la Regione Calabria (Mimas-RC) e dal Master in management pubblico per la Regione Calabria (Mmp-RC), organizzati dalla SDA Bocconi e dalla Luiss Guido Carli, la cui prima edizione è stata inaugurata oggi in Bocconi. Si tratta di due master universitari di secondo livello della durata di un anno ciascuno, che si terranno tra Milano, Roma e Lamezia Terme e che rientrano nella categoria dei corsi finanziabili dai voucher formativi della Regione Calabria.
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Da sinistra: Santo Versace, Bruno Pavesi, Pier Luigi Celli, il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, l'assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri e Giovanni Valotti |
"Una iniziativa di rottura rispetto alla tradizione che vuole i giovani migliori lasciare il proprio luogo di origine", ha detto Bruno Pavesi, consigliere delegato dell'Università Bocconi. "Si tratta del modo migliore per trattenere sul territorio le energie migliori". Gli fa eco Pier Luigi Celli, direttore generale della Luiss Guido Carli, che aggiunge: "Quello che questa mattina avviamo un progetto importante per il nostro Paese che contribuisce a recuperare competenze dove sono nate. È un'idea etica e produttiva insieme". Il periodo storico, d'altronde, richiede l'assunzione di scelte importanti, come ha sottolineato Giovanni Valotti, direttore della Scuola universitaria dell'ateneo, nel presentare alcuni dati che dipingono lo stato di difficoltà attuale della nostra p.a. "C'è un'esigenza di revisione delle strutture organizzative e deve cambiare il ruolo del dipendente pubblico. Nelle indagini di employer branding emerge che non c'è neanche un'ammnistrazione pubblica tra le 100 organizzazioni più attrattive per i giovani. E la p.a ha invece bisogno di diventare attrattiva per i talenti migliori". "Abbiamo scelto di dare ai giovani calabresi la migliore possibilità formativa in questo settore", ha commentato il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. "Abbiamo voluto investire per creare negli anni una nuova classe dirigenziale, scegliendo di combattere la battaglia sul nostro territorio e trovando una strada per lanciare un messaggio di speranza. Formare 60-70 giovani calabresi all'anno non rivoluzionerà magari la burocrazia calabrese nel breve periodo, ma 600-700 nuove leve in dieci anni consentirà di certo un ricambio. Questi giovani non sono quindi solo una speranza per sé ma per la comunità". Una politica, dunque, secondo anche Santo Versace, intervenuto all'incontro, "che in questo caso è veramente al servizio del bene comune". I due corsi si articoleranno ciascuno su un totale di 480 ore d'aula e altrettante di stage e ricerca sul campo.