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Atleta e studente top, la storia di Antonio Maccioni

, di Davide Ripamonti
Grande promessa a livello nazionale, Antonio ha ridimensionato l'impegno nella pallanuoto per inseguire un futuro nella consulenza

A 21 anni si è preso una pausa di riflessione e di impegno totale nello studio. Ma tornerà in acqua, è una promessa fatta a se stesso e al proprio allenatore. Antonio Maccioni, napoletano, studente iscritto al terzo anno del Bachelor in International Economics and Finance, a 16 anni era considerato uno dei più promettenti giovani della pallanuoto italiana. "Ho esordito giovanissimo in A1 nella Canottieri Napoli", racconta Antonio, uno dei sette studenti premiati alla prima edizione del Dean's Award, l'iniziativa promossa dalla Scuola Undergraduate a favore di chi riesce a coniugare una brillante carriera universitaria con un'attività extrauniversitaria di alto livello, "e ho fatto tutta la trafila delle Nazionali giovanili, partecipando a Europei e Mondiali di categoria. Nel 2017, quando già avevo iniziato in Bocconi, ho vinto la medaglia di bronzo con la Nazionale alle Universiadi". Antonio Maccioni ha anche "respirato" l'atmosfera della Nazionale maggiore, venendo convocato a vari raduni, ma poi ha scelto lo studio, nonostante in molti avessero provato a convincerlo a non ho mollare.

"E infatti, una volta deciso di venire a Milano per frequentare l'università che mi può garantire un futuro", dice Antonio, "ho un po' ridimensionato il mio impegno nello sport ma non ho affatto mollato". Antonio Maccioni infatti è stato tesserato dalla Metanopoli di San Donato Milanese, con la quale ha subito vinto la serie B, ma ora ha deciso di prendersi una pausa. "Quest'anno andrò a studiare per sei mesi a Singapore, un'esperienza fondamentale per il mio futuro professionale. Fra qualche anno mi vedo a lavorare nella consulenza, a Milano o all'estero". La pallanuoto rimane però nel cuore di Antonio, convinto della scelta fatta ma un fondo di nostalgia rimane: "Ho fatto un passo indietro quando mi trovavo all'apice della mia carriera, ma non mi considero certo un ex. Mi alleno regolarmente e mi tengo in forma. Forse è solo un anno di pausa, e l'anno prossimo potrei tornare a San Donato che magari sarà in A1: il mio allenatore mi aspetta".