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Al bar col telefonino, ma per pagare

, di Andrea Celauro
Una competizione tra i lavori di gruppo di un corso Bocconi, promossa in collaborazione con Unicredit, ha premiato un progetto che trasforma il cellulare in portafoglio virtuale

L'idea che ha permesso loro di vincere la competizione tra i 24 gruppi del corso di product and marketing innovation della Bocconi è scaturita dalla loro esperienza quotidiana: il fatto di trovarsi al bar tra amici e dover restituire i soldi a chi ha pagato per tutti. E così hanno immaginato un sistema di pagamento, o meglio, di trasferimento del credito via telefonino. Chi paga, si vede accreditare tramite sms (chiamato pms, payment message system) la cifra da parte degli altri. Un progetto tanto semplice quanto innovativo che è stato valutato da una giuria d'eccezione: i rappresentanti dei settori marketing, Itc department e business sustainability di Unicredit.

L'obiettivo dei lavori dei ragazzi, infatti, era proprio quello di cimentarsi con la creazione di prodotti o servizi bancari con forte caratteristica di innovazione e che fossero rivolti a una clientela giovane, nell'ambito del progetto "University innovation program" che il gruppo bancario italiano ha avviato in collaborazione con il mondo accademico. Posto un budget virtuale, gli studenti hanno dato fondo alla loro capacità creativa, "concentrandosi sulla valutazione del mercato di riferimento, sulla progettazione del prodotto o del servizio e valutando anche le possibili strategie di lancio", come ha spiegato Salvatore Vicari, responsabile del corso, che ha seguito i lavori dei ragazzi insieme alla docente Paola Cillo e a Deborah Raccagni, tutor.

I tre progetti finalisti, dei 24 presentati, si sono giocati il tutto per tutto di fronte ai colleghi e ai rappresentanti del gruppo bancario, i quali hanno sottolineato come "Unicredit sia rimasta estremamente soddisfatta dal livello dell'impegno e dalla qualità media degli elaborati". Un primo gruppo ha puntato sull'idea di un portale informativo, di modo tale da avvicinare le fasce più giovani al mondo bancario e affinare le conoscenze anche attraverso strumenti quali forum e blog, mentre un secondo ha fatto rientrare la banca in un concetto di social network, creando un portale con una community e una smart card e dando la possibilità di attivare una sorta di cassa comune virtuale tra i membri. L'ha spuntata però il terzo gruppo, che ha trasformato il telefonino in un vero strumento di pagamento.

"La nostra idea è stata quella di rendere possibili i trasferimenti di fondi via cellulare, sul modello del peer-to-peer", racconta Alberto Dolci, uno degli otto ragazzi del gruppo vincitore. "In aggiunta, abbiamo pensato all'interazione tra telefonini e pos degli esercizi commerciali per effettuare pagamenti diretti", continua Alberto, "verificandone la fattibilità anche sotto il profilo della sicurezza", aggiunge Rossana Pasini. Il telefono come un portafoglio virtuale, dunque: la maggior parte delle persone, infatti "è più facile che dimentichi a casa il portafoglio che non il cellulare", spiega Claudio Di Girolamo, "eventualità che abbiamo verificato anche attraverso la realizzazione di un focus group".