Alla ricerca di una nuova sede
I primi trent'anni di vita dell'Università furono solennemente celebrati il 28 novembre 1931 alla presenza di Giovanni Gentile, da poco entrato a far parte del consiglio d'amministrazione della Bocconi. Il Rettore Ulisse Gobbi ne ripercorse brevemente la storia, soffermandosi sui caratteri originari della prima facoltà commerciale: la libertà, di cui essa approfittò per darsi una disciplina rigorosa; l'alta preparazione scientifica; una severità degli studi che, lungi dallo scoraggiare nuove immatricolazioni, ne favoriva l'incremento rendendo sempre più difficile la gestione degli spazi.
L'edificio di via Statuto, che nel 1902 era sembrato addirittura esuberante, ora appariva quasi schiacciato dal peso degli iscritti e delle numerose attività che la Bocconi era andata sviluppando. Il Rettore, auspicava che le autorità milanesi prendessero a cuore il problema e lo stesso duce, su sollecitazione di Gentile, decise che lo Stato non avrebbe potuto restare insensibile al 'grido di dolore' dell'Università milanese, destinando all'impresa il contributo di un mezzo milione di lire e facendosi promotore di una sottoscrizione fra imprenditori e uomini d'affari ambrosiani a favore di una nuova sede per la Bocconi. La vicenda non si sarebbe conclusa che un decennio più tardi con il trasferimento nella nuova sede in via Sarfatti, nell'area della vecchia officina del gas.