Tecnologie flessibili
Le tecnologie generano un effetto sostituzione, allargamento ma soprattutto riconfigurazione dei processi manageriali aziendali. Ossia, consentono di fare più cose, con maggiore efficienza e ottenendo risultati migliori. Ciò è particolarmente vero nel campo delle risorse umane (Hr) dove vi è una forte attenzione a far evolvere il rapporto tra lavoro e vita personale in linea con le tendenze della società. La riconfigurazione delle modalità del lavoro è un tassello centrale nella sfida della produttività. Generazioni differenti ricercano stimoli differenti dal lavoro, occorre perciò ascoltare e progettare relazioni di lavoro contestualizzate.
![]() |
Dino Ruta |
Le tecnologie hanno cambiato la nostra relazione con lo spazio e il tempo libero. Occorre pensare a come portare questo tipo di innovazione anche in ambito lavorativo. Le tecnologie applicate al mondo delle risorse umane ci conducono a riflettere su due importanti innovazioni testimoniate da altrettanti casi: la misurazione con il caso Elica e la flessibilità con il caso Microsoft. Elica opera nel settore delle cappe da cucina e di motori elettrici aspiranti. L'azienda ha implementato i diversi processi Hr (sistema informativo del personale) per velocizzare la raccolta delle informazioni, certificare i dati, sviluppare report istituzionali, collegare gli output dei diversi processi Hr, mettere a disposizione dei manager strumenti più efficienti di gestione delle persone. Tra le diverse iniziative, una sottolinea il tema della 'personalizzazione' degli investimenti Hr attraverso iniziative di flexible benefit. Elica ha raccolto dati sulle preferenze dei benefit, tralasciando l'idea iniziale di un asilo per orientarsi verso una palestra. Inoltre, la possibilità di monitorare la frequenza di partecipazione della palestra ha permesso di meglio strutturare il servizio. Lo stesso approccio di misurazione basato su ascolto e monitoraggio ha permesso di realizzare altre iniziative finalizzate a migliorare il rapporto lavoro e vita personale. Il caso Microsoft ci dà l'occasione di riflettere sul tema della flessibilità. Il progetto di welfare aziendale in Microsoft si sofferma su: salute, servizi time-saving, famiglia, wellness e appunto flessibilità. Rappresenta una necessità dal momento che le persone vogliono decidere sempre più dove, come e quando lavorare per raggiungere i propri obiettivi. La flessibilità è da intendersi come un vantaggio competitivo per attrarre e trattenere talenti. Microsoft fornisce ai dipendenti, oltre a portatili, smartphone, smartcard per accedere alla intranet da remoto, anche card per connettersi al web, round table in azienda a supporto dei live meeting, abbonamento adsl nel domicilio gratuito, numero di telefono privato voip. A completare il progetto una nuova sede che abbandona la logica della scrivania, sostenendo il credo che l'ufficio esiste laddove esiste un pc. Ciò non vuol dire che tutti sono a casa o che non vi sia controllo. Il progetto Microsoft si basa sulla responsabilizzazione dei dipendenti sul raggiungimento degli obiettivi e quindi su processi valutativi rigorosi. La flessibilità si sposa con un focus sui risultati più che su un controllo del tempo lavorato.
Oggi occorre un modo diverso per generare qualità del lavoro. La tecnologia ci permette di abbandonare il credo dell'approccio universalistico del personale basato sull'investimento generalizzato nei processi Hr e progettare sistemi e architetture Hr valide per singole categorie, famiglie professionali o addirittura talenti e posizioni chiave che meritano trattamenti individualizzati.