Semplificare per competere
L'effetto della semplificazione amministrativa per la competitività delle imprese e dell'intero sistema paese è uno dei temi su cui da tempo si concentra l'attenzione degli industriali, da un lato, e delle amministrazioni pubbliche, dall'altro.
Da un'indagine condotta nell'ambito dell'Osservatorio sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche (Ocap) della Sda Bocconi su un campione di imprese della provincia di Pisa è emerso come, nonostante i numerosi tentativi di risolvere il problema "dall'alto" (con interventi di semplificazione normativa, con l'introduzione di nuove strutture organizzative, o con l'utilizzo di strumenti di analisi complessi), il problema sembra persistere e anzi aggravarsi, con effetti negativi sulla competitività delle nostre imprese.
Intervistate rispetto alle principali criticità riscontrate nel rapporto con la pubblica amministrazione, le imprese si sono concentrate su tre principali questioni: la realizzazione di un nuovo insediamento produttivo, il sistema di controlli e il processo di internazionalizzazione. Per quanto riguarda l'insediamento o la trasformazione d'impresa, le imprese lamentano tempi lunghi e incerti, l'assenza di un interlocutore unico da parte pubblica, l'eccessivo carico normativo e la mancanza di un supporto ad hoc, capace di trovare una risposta ai problemi più complessi e meno standardizzabili. Critica è poi l'elevata asimmetria informativa tra pubblica amministrazione e imprese e, quindi, la mancanza di linee guida, di siti web interattivi sulle procedure amministrative, e di documenti di interpretazione della normativa orientati ai processi operativi d'azienda.
Per quanto riguarda il sistema di controlli, le imprese individuano nelle diverse interpretazioni date alla norma dai funzionari incaricati, anche quando appartengono alla stessa istituzione, una delle principali criticità.
In ultimo, rispetto al processo di internazionalizzazione, uno dei problemi maggiormente sentiti dalle imprese è la debolezza della pubblica amministrazione nell'incontrare i fabbisogni d'impresa, nell'erogare servizi di supporto mirati ed efficaci, nonché l'eccessiva frammentazione delle amministrazioni dedicate. In questa logica, gli imprenditori intervistati chiedono un approccio più "vicino all'impresa" da parte della pubblica amministrazione locale. Essi hanno risposto in modo unanime rispetto alla necessità di garantire tempi congruenti con i tempi dell'impresa; di definire una "carta delle procedure" condivisa che stabilisca i tempi, le modalità e gli standard di controllo. Molto importanti sono state poi giudicate le iniziative di formazione congiunta tra pubblica amministrazione e imprese sui temi della semplificazione e la creazione di un servizio di assistenza personalizzato sulle procedure.
In sintesi, quello che le imprese sembrano chiedere alla pubblica amministrazione sono risposte certe e univocità di informazioni, fabbisogni che sembrano poter essere risolti, anche localmente, "dal basso", attraverso strumenti di management attivabili da parte degli enti locali, meglio ancora con il supporto delle associazioni di categoria, secondo un approccio di tipo collaborativo.
I dati della ricerca saranno presentati nel rapporto Ocap (in uscita a settembre per Egea) dedicato al tema della semplificazione amministrativa.