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Quelli che si ricordano di Godot

, di Andrea Celauro
I bocconiani Gledis, Pier e Dario debutteranno a teatro il 19 e 20 maggio con uno spettacolo dedicato ai comprimari inesistenti o dimenticati di pièce e film

Il più famoso è Godot, che tutti aspettano ma nessuno vede mai. Poi c'è la strega dell'Est del Mago di Oz, della quale si immaginano solo i piedi all'inizio della storia, il Bunbury de L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, o ancora la Veronica Kelly di Chicago o Rosalina di Romeo e Giulietta. Personaggi dimenticati perché di secondo piano, caratteri di sfondo, oppure, come nel caso di Godot, addirittura fantasmi che non prendono mai forma. A dare concretezza alle ombre proveranno Gledis Cinque, Pier Vittorio Mannucci e Dario Zizzi, tre bocconiani con la passione per il teatro che debutteranno il 19 e 20 maggio al Teatro della Memoria di Milano con I dimenticati, all'interno della rassegna sulla drammaturgia contemporanea.

La locandina dello spettacolo

"L'idea dello spettacolo", spiega l'autore del testo, Pier Vittorio Mannucci, laureato Bocconi oggi borsista presso il Dipartimento di management, "nasce dal desiderio di dare voce e forma ad alcuni di quei caratteri che in alcuni famosi testi o film restano sullo sfondo o sono appena abbozzati. Mi sono divertito a riunirli per trovare una soluzione al loro oblio". E la soluzione è, da parte della combriccola di dimenticati, la brillante idea di rapire un autore teatrale per obbligarlo a scrivere una pièce che finalmente li renda protagonisti. Lo spettacolo di Gledis, Pier e Dario è portato in scena dalla Passi teatrali (Pat), la compagnia che Gledis (attrice che sarfatti25.it ha già incontrato, vedi qui) ha fondato insieme a un'amica e della quale fanno parte anche Pier e, oggi, anche Dario. Si tratta di nove elementi (tra attori e altre figure) dei quali quattro sono bocconiani: insieme al trio c'è infatti anche Monia Manuello, laureata Cleacc (come Gledis e Pier) che adesso lavora nell'industria discografica e che per la Pat si occupa dei costumi di scena. I Dimenticati è il secondo lavoro della Passi Teatrali. Il primo è stato, nel 2009, Coffe and Cigarettes, ispirato all'omonimo film di Jim Jarmusch. "Il nostro adattamento è stato selezionato per la rassegna Fuorifesta 2009, dedicata ai gruppi teatrali indipendenti, all'Arsenale di Milano", racconta Gledis. Di recente, quel loro primo testo è stato tradotto in inglese e inviato a New York al concorso Off Off Broadway Festival. Ma è la voglia di mettersi alla prova con un'opera che non si ispira a nulla di già esistente che ha portato la piccola compagnia a fare il salto, con I dimenticati, verso il terreno della sperimentazione, tanto sul piano delle proprie doti attoriali che su quello del testo. Ne è l'esempio il personaggio interpretato da Gledis ("La Veronica Kelly di Chicago è l'opposto del personaggio dolce e ingenuo che mi chiedono sempre di rappresentare al cinema o in tv. Qui sono una donna cattiva, un personaggio assolutamente negativo. E devo anche ballare"). Così come il carattere forse più impegnativo da scrivere, quello di Godot. A impersonarlo è Dario Zizzi, al primo anno della specialistica in Amministrazione, finanza e controllo: "Tratteggiando Godot abbiamo preso strade forse veramente ardite", raccontano Dario e Pier. "La difficoltà di questo ruolo è il fatto che non esiste nessuna base di partenza, ognuno di noi ha la propria immagine di questo personaggio inesistente ed è necessario trovare un modo di fargli prendere vita senza farlo scadere nella macchietta", raccontano Dario. "Probabilmente, è il personaggio più spiazzante del gruppo". Zizzi è anche responsabile del progetto musical dell'Actmb, l'associazione Arte, cultura, teatro e musica della Bocconi e sta per debuttare sul palco dell'università con Across the Universe, uno spettacolo ispirato ai Beatles. "Ho sempre avuto la passione per la recitazione", racconta Dario, che al musical e alla prosa contemporanea è arrivato dalle commedie greche e latine. "Sono cresciuto con i miti greci al posto delle fiabe e mi sono avvicinato al teatro proprio grazie alla letteratura classica". Anche Pier ha cominciato sul palco, al Liceo, ma poi, "visto che le mie doti si fermavano alla memoria e alla voce potente", ha capito che la sua vera strada era dietro la macchina per scrivere. Da lì, è stato un crescendo da una rielaborazione di Rumors di Neil Simon, a Coffe and cigarettes a I dimenticati (passando, tra l'altro, per i personaggi di Un mercoledì da Bocconi, su Radio Bocconi, insieme a Gledis). Di conseguenza, la sua soddisfazione più grande sarebbe proprio che il pubblico apprezzasse la ricerca che è stata fatta per dare rotondità ai personaggi: "Perché significherebbe che non solo gli attori sono bravi, ma che il testo stesso funziona", conclude.