Quelli che si ricordano di Godot
Il più famoso è Godot, che tutti aspettano ma nessuno vede mai. Poi c'è la strega dell'Est del Mago di Oz, della quale si immaginano solo i piedi all'inizio della storia, il Bunbury de L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, o ancora la Veronica Kelly di Chicago o Rosalina di Romeo e Giulietta. Personaggi dimenticati perché di secondo piano, caratteri di sfondo, oppure, come nel caso di Godot, addirittura fantasmi che non prendono mai forma. A dare concretezza alle ombre proveranno Gledis Cinque, Pier Vittorio Mannucci e Dario Zizzi, tre bocconiani con la passione per il teatro che debutteranno il 19 e 20 maggio al Teatro della Memoria di Milano con I dimenticati, all'interno della rassegna sulla drammaturgia contemporanea.
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La locandina dello spettacolo |
"L'idea dello spettacolo", spiega l'autore del testo, Pier Vittorio Mannucci, laureato Bocconi oggi borsista presso il Dipartimento di management, "nasce dal desiderio di dare voce e forma ad alcuni di quei caratteri che in alcuni famosi testi o film restano sullo sfondo o sono appena abbozzati. Mi sono divertito a riunirli per trovare una soluzione al loro oblio". E la soluzione è, da parte della combriccola di dimenticati, la brillante idea di rapire un autore teatrale per obbligarlo a scrivere una pièce che finalmente li renda protagonisti. Lo spettacolo di Gledis, Pier e Dario è portato in scena dalla Passi teatrali (Pat), la compagnia che Gledis (attrice che sarfatti25.it ha già incontrato, vedi qui) ha fondato insieme a un'amica e della quale fanno parte anche Pier e, oggi, anche Dario. Si tratta di nove elementi (tra attori e altre figure) dei quali quattro sono bocconiani: insieme al trio c'è infatti anche Monia Manuello, laureata Cleacc (come Gledis e Pier) che adesso lavora nell'industria discografica e che per la Pat si occupa dei costumi di scena. I Dimenticati è il secondo lavoro della Passi Teatrali. Il primo è stato, nel 2009, Coffe and Cigarettes, ispirato all'omonimo film di Jim Jarmusch. "Il nostro adattamento è stato selezionato per la rassegna Fuorifesta 2009, dedicata ai gruppi teatrali indipendenti, all'Arsenale di Milano", racconta Gledis. Di recente, quel loro primo testo è stato tradotto in inglese e inviato a New York al concorso Off Off Broadway Festival. Ma è la voglia di mettersi alla prova con un'opera che non si ispira a nulla di già esistente che ha portato la piccola compagnia a fare il salto, con I dimenticati, verso il terreno della sperimentazione, tanto sul piano delle proprie doti attoriali che su quello del testo. Ne è l'esempio il personaggio interpretato da Gledis ("La Veronica Kelly di Chicago è l'opposto del personaggio dolce e ingenuo che mi chiedono sempre di rappresentare al cinema o in tv. Qui sono una donna cattiva, un personaggio assolutamente negativo. E devo anche ballare"). Così come il carattere forse più impegnativo da scrivere, quello di Godot. A impersonarlo è Dario Zizzi, al primo anno della specialistica in Amministrazione, finanza e controllo: "Tratteggiando Godot abbiamo preso strade forse veramente ardite", raccontano Dario e Pier. "La difficoltà di questo ruolo è il fatto che non esiste nessuna base di partenza, ognuno di noi ha la propria immagine di questo personaggio inesistente ed è necessario trovare un modo di fargli prendere vita senza farlo scadere nella macchietta", raccontano Dario. "Probabilmente, è il personaggio più spiazzante del gruppo". Zizzi è anche responsabile del progetto musical dell'Actmb, l'associazione Arte, cultura, teatro e musica della Bocconi e sta per debuttare sul palco dell'università con Across the Universe, uno spettacolo ispirato ai Beatles. "Ho sempre avuto la passione per la recitazione", racconta Dario, che al musical e alla prosa contemporanea è arrivato dalle commedie greche e latine. "Sono cresciuto con i miti greci al posto delle fiabe e mi sono avvicinato al teatro proprio grazie alla letteratura classica". Anche Pier ha cominciato sul palco, al Liceo, ma poi, "visto che le mie doti si fermavano alla memoria e alla voce potente", ha capito che la sua vera strada era dietro la macchina per scrivere. Da lì, è stato un crescendo da una rielaborazione di Rumors di Neil Simon, a Coffe and cigarettes a I dimenticati (passando, tra l'altro, per i personaggi di Un mercoledì da Bocconi, su Radio Bocconi, insieme a Gledis). Di conseguenza, la sua soddisfazione più grande sarebbe proprio che il pubblico apprezzasse la ricerca che è stata fatta per dare rotondità ai personaggi: "Perché significherebbe che non solo gli attori sono bravi, ma che il testo stesso funziona", conclude.