Piastrelle intelligenti in metro. L'idea di Claudia, Davide e Veronica premiata a Toronto
Un pavimento intelligente da applicare in prossimità dei tornelli della metropolitana per combattere l'evasione tariffaria. Questa l'idea sostenibile con cui tre studenti Bocconi, Claudia Cotoloni, Davide Maccarrone (International management programma Cems mim) e Veronica Semprini (International management), si sono aggiudicati la terza posizione in una case competition a Toronto, organizzata dalla Rotman School of Management in collaborazione con l'associazione A4S Accounting for sustainability. Il compito dei partecipanti era creare e presentare un'idea per una nuova infrastruttura energetica urbana e sostenibile, da applicare a un business nuovo o già esistente.
"Siamo particolarmente soddisfatti del risultato raggiunto", dice Massimo Magni, direttore del corso di laurea biennale in International management. "Il progetto mette in luce quanto sia importante saper coniugare competenze di business e competenze specialistiche per poter affrontare la complessità del contesto globale e per sviluppare soluzioni che abbiano una forte rilevanza sociale".
L'idea è venuta da una discussione avvenuta due anni prima tra Davide e un suo amico ingegnere, che gli aveva parlato della piezoelettricità, cioè la proprietà di alcuni materiali di reagire a una deformazione meccanica generando energia. "Camminando su piastrelle piezoelettriche si genera energia pulita", spiega Davide. "Abbiamo così pensato all'applicazione di piastrelle di questo tipo nelle aree intorno ai tornelli della metropolitana: un pavimento intelligente che non trasferisca semplicemente energia, ma anche dati che permettano di individuare nell'immediato quando il passaggio di una persona non corrisponde all'avvenuta obliterazione del biglietto, così da contrastare l'evasione" continua Davide. "Il nostro business plan prevede poi successivamente l'applicazione di queste piastrelle anche in luoghi molto frequentati, come piazze e stazioni dei treni, sempre allo scopo di produrre energia pulita", aggiunge Veronica.
Con questo progetto il team di bocconiani ha passato la prima pre-selezione ed è volato a Toronto per presentare l'idea, dove ha superato la seconda fase con 14 team per giungere in finale aggiudicandosi il terzo posto. "Una volta arrivati ci siamo sentiti un po' spaesati, perché eravamo gli unici ventiduenni senza esperienze aziendali alle spalle in mezzo a studenti Mba", ammette Veronica. "Proprio per questo abbiamo imparato tanto, non solo a Toronto, dove abbiamo conosciuto studenti con culture e background diversi (eravamo gli unici italiani tra studenti americani, indiani, canadesi, inglesi), ma anche nella fase di progettazione, durante la quale abbiamo colmato le nostre lacune ingegneristiche anche grazie all'aiuto di Luigi De Nardo, docente del Politecnico di Milano che ci ha accolti nel suo laboratorio per spiegarci approfonditamente la piezoelettricità. Ci teniamo inoltre a ringraziare i docenti Bocconi Stefano Caselli, Ariela Caglio, Gianluca Delfino, Gimede Gigante e l'assistant vice-president di Barclays, Rodolfo Pambianco".