Partendo dalla rete nascono le nazioni virtuali
Le sorprese che ci riservano le nuove tecnologie informatiche e soprattutto internet sono davvero senza fine (e senza limiti). Dopo avere invaso e rivoluzionato le comunicazioni, gli uffici, le fabbriche, le case, gli ospedali, i sistemi di difesa e molti altri campi ancora, ci lasciano intravedere già ora una delle più straordinarie evoluzioni sociali e politiche che sia dato di immaginare: la nascita delle nazioni virtuali.
Il termine nazione può prestarsi a equivoci. Nell'Ottocento, quando formulò il suo celebre aforisma "la nazione è un plebiscito di tutti i giorni", Ernest Renan aveva in mente quelli che oggi si chiamerebbero la cultura e i valori comuni. In questo senso la nazione non coincide necessariamente con lo stato: l'Austria, cioè l'impero asburgico multinazionale dei suoi tempi, egli osservava, era uno stato, ma non una nazione. In inglese il termine "nazione" è più generico: Adam Smith chiamò la sua opera La ricchezza delle nazioni e in tempi recenti Michael E. Porter ha intitolato una delle sue Il vantaggio competitivo delle nazioni, laddove un autore continentale europeo avrebbe forse usato il termine "paesi". In senso proprio, comunque, la nazione è un'unità etnica cosciente della propria peculiarità e autonomia culturale.
All'apparizione di internet molti scienziati sociali e molti commentatori predissero che essa avrebbe minacciato l'integrità culturale delle nazioni. Il carattere non territoriale della rete, essi ritenevano, avrebbe portato a una frammentazione culturale senza precedenti, che avrebbe reso difficile e perfino impossibile mantenere un senso collettivo di identità nazionale basato sulla condivisione diimmagini, rappresentazioni, miti eccetera. Invece, le esperienze compiute finora mostrano che internet è una tecnologia chiave proprio per tenere unite le nazioni e per crearne altre di nuovo tipo.
Nel mondo di internet, una nazione virtuale nasce dalla possibilità offerta a persone sparse in tutto il pianeta di riconoscersi come una comunità a parte e di elaborare piani per il loro futuro. Una nazione del genere è qualcosa di più e di diverso dai gruppi, ormai innumerevoli, che riuniscono attraverso la rete persone con interessi culturali, materiali o di altra natura, comuni. Una vera nazione virtuale si costituisce, o si riconosce, quando uno di questi gruppi, o anche un gruppo nuovo, si dà scopi collettivi sostanzialmente identici a quelli di una nazione (o paese o stato) tradizionale: la protezione dei suoi membri, il loro benessere fisico e spirituale, i loro interessi economici e, soprattutto, il potere. Le condizioni di base perché una nazione virtuale passi da potenziale a effettiva sono due: un accesso affidabile a comunicazioni dirette fra i suoi membri e una causa significativa per la quale i suoi membri siano disposti a impegnarsi.
Esempi? Negli Stati Uniti, la pubblicazione su internet dell'Index of Native American Nations sta dando grande impulso alla riaffermazione dell'identità delle etnie indiane. Gli emigrati Tamil dallo Sri Lanka hanno usato la nuova tecnologia delle comunicazioni per costruire una nazione Tamil e il relativo senso di identità nazionale. La "riscoperta" di nazioni quali l'Occitania, il Kurdistan, il Timor orientale, le Molucche, le Filippine meridionali, quelle parti dei baschi e dei nord irlandesi che non si riconoscono negli assetti attuali stanno rapidamente divenendo, se già non sono divenute,delle nazioni virtuali. Le basi di una nazione virtuale possono essere, oltre che etniche, anche politiche o religiose e perfino economiche.
In realtà, la nascita delle nazioni virtuali può essere vista come un fenomeno evolutivo. Che internet e le comunicazioni online siano destinate a modificare profondamente le strutture e regole del gioco dell'economia, della tecnologia, della società e della politica non lo nega ormai più nessuno. E una manifestazione di ciò è proprio la nascita di comunità apparentemente connesse solo in rete eppure fondate su interessi, valori e ideologie condivisi e con legami molto stretti fra i loro membri.