Next generation, ma le telecomunicazioni non sono fantascienza
Nei prossimi anni le reti di telecomunicazione, non solo in Italia, sono destinate a una rivoluzione infrastrutturale mai vista prima, che inevitabilmente toccherà le imprese e i consumatori in qualità di attori del sistema produttivo.
Il neologismo usato è next generation network (Ngn), ovvero reti di nuova generazione. Si tratta di architetture che incorporano in modo nativo il protocollo Ip (vengono infatti chiamate anche full Ip networks). In queste reti tutte le informazioni (voce, video, dati) sono incapsulate in "pacchetti" e trasportate sullo stesso cavo con enormi vantaggi per tutti, per l'operatore del servizio, per l'impresa e le sue infrastrutture e anche per il consumatore finale.
In passato, i servizi come la voce erano "embedded" nella rete. Le reti fisse sono state pensate, progettate e realizzate quando Internet non esisteva e gli unici servizi possibili erano quelli voce (telefonate). Queste reti impiegano la collaudata tecnica della commutazione di circuito: ai due estremi del filo di rame, gli apparati del gestore del servizio abilitano una comunicazione punto - punto tra due utenti. Data questa tecnologia, il modello economico più adatto è quello di far pagare all'utente chiamante una cifra crescente rispetto alla durata della chiamata e alla distanza tra il chiamante e il ricevente; in tali circostanze infatti maggiori sono gli impegni della rete a beneficio del cliente.
Internet stravolge il mondo delle connessioni e archivia definitivamente la commutazione di circuito per passare a quella di pacchetto. Le telecomunicazioni che impiegano l'Ip (internet protocol) si basano su un principio opposto: ogni trasmissione tra due utenti viene trattata come insieme di pacchetti di dati; questi vengono scomposti e tutti contengono un'intestazione e una coda di controllo che ne permettono l'indirizzamento. Nella trasmissione, le informazioni vengono spacchettate in piccoli segmenti, e vengono spediti sulla rete. Nella ricezione, gli apparati dell'utente ricollegano i vari pacchetti di dati e ricompongono l'informazione originariamente trasmessa. Un ruolo fondamentale nel processo di indirizzamento hanno gli apparati chiamati router, che instradano il traffico internet e che per le applicazioni di Voice over Ip (Voip), cioè delle telefonate via Internet, sono a tutti gli effetti mezzi tecnici alternativi alle centrali di commutazione classiche e, con riguardo agli utenti finali, al centralino privato (Pbx).
Il protocollo Ip permette un utilizzo più efficiente della rete: se un pacchetto dati trova un intoppo nella strada per raggiungere la sua destinazione, avrà la possibilità di essere indirizzato su un percorso alternativo grazie al fatto che gli estremi della sua destinazione sono già presenti nel pacchetto stesso. In secondo luogo, a differenza della commutazione di circuito, la trasmissione dati con il protocollo Ip impegna le risorse della rete solo per la frazione di tempo necessaria e rapportata alla capacità di banda.
Queste caratteristiche rivoluzionano i servizi erogabili e le soluzioni organizzative per le imprese. Le Ngn separano infatti il servizio dal trasporto. Creare un nuovo servizio comportava grandi investimenti in hardware specializzato. Con le Ngn i nuovi servizi si aggiungono a piacimento per l'operatore di rete e per l'impresa. Trattando la stessa "materia prima" (bit), diventa più semplice creare servizi che funzionino su reti ibride fisse e mobili, o che servano utenti nomadici. Ma, soprattutto, diventa più facile creare ed erogare servizi come il Voip, le videoconferenze, le reti private virtuali. Inoltre, le Ngn sono in grado di distinguere tra le patate e le pepite. È possibile infatti ipotizzare servizi (e pricing) differenziati a seconda che si trasporti la voce o una radiografia medica, o un flusso dati di una televisione commerciale.
Si tratta di un mondo completamente nuovo per le decisioni che dovranno prendere i chief information officer delle aziende nei prossimi anni per garantire innovazione ed efficienza nelle proprie organizzazioni.