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Le Nazioni Unite degli studenti

, di Davide Ripamonti
A Singapore, il 14 marzo, si aprirà il World Model United Nations. Tra i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, anche una delegazione della Bocconi

In 12, dalla Bocconi a Singapore, per decidere il destino del pianeta. Un po' per gioco, ma molto per prepararsi alle sfide del futuro. Si tratta di World Model United Nations, evento internazionale organizzato dalla Harvard University che si terrà quest'anno a Singapore dal 14 al 18 marzo e al quale sono stati invitati 2.200 studenti delle migliori università al mondo, per un totale di circa 100 nazionalità rappresentate.

"Sarà una simulazione vera e propria del funzionamento delle Nazioni Unite", spiega Marco Dell'Aquila, studente del secondo anno del Corso di laurea in Economia aziendale e Management, "con dibattiti su temi contemporanei, accordi tra Paesi, votazioni. Ogni delegazione rappresenterà un Paese". Alla delegazione bocconiana (oltre a Dell'Aquila, Gianna Maria Lengyel, Silvana Sotera, Mario De Martini, Giulia De Amico, Alessandro Lonardi, Marco Ribolla, Silvia Maria Magnani, Francesca Visinoni, Matilde Calza, Mario Savona e Stefano Conte) un compito non facile, e per questo assai stimolante, visto che saranno chiamati a fare le veci di un Paese molto tormentato come la Palestina, che, tra l'altro, all'interno dell'Onu è ammessa soltanto come osservatore e non membro a tutti gli effetti, non avendo quindi la possibilità di votare nelle decisioni finali.
I 12 delegati rappresenteranno quindi la Palestina nelle varie commissioni in cui essa partecipa nelle Nazioni Unite reali, e dovranno affrontare temi delicati come i fondi sovrani d'investimento, la manipolazione delle valute, la decolonizzazione, la lotta alla poliomielite e altri ancora. Temi sui quali i ragazzi si sono ampiamente documentati:

"Ci siamo informati e poi abbiamo scritto il cosiddetto position paper, cioè la posizione ufficiale della Palestina, secondo la nostra visione, riguardo alle tematiche trattate".Un evento molto importante e un'occasione unica di confronto, a livello internazionale, che gli studenti vogliono cogliere in tutte le sue potenzialità: "A Singapore potremo confrontarci con coetanei di ogni parte del mondo sia nei momenti ufficiali della conferenza sia negli eventi collaterali", dice ancora Marco, "allacciando anche relazioni e contatti su scala globale. Inoltre avremo l'opportunità di discutere di argomenti di importanza strategica fondamentale e, perché no, dalle nostre discussioni potrebbero anche emergere idee e soluzioni utili anche per i delegati Onu veri. Sarebbe la migliore delle gratificazioni".