La musica e' dentro di noi, parola di Paolo Fresu
Dall'architettura al jazz, dai colori e dalle forme ardite delle opere di Alessandro Mendini, alle note raccontate e alle esperienze di un gigante della musica italiana: sarà il trombettista Paolo Fresu il protagonista il 1 marzo, alle ore 13 presso l'aula Perego, del prossimo appuntamento del ciclo Broaden your frame, l'iniziativa organizzata dalla Scuola graduate e riservata agli studenti Bocconi.
Stimolato dalle domande di Severino Salvemini, Fresu racconterà della sua vita cadenzata dalla musica, dagli albori della sua passione in Sardegna a quella fama internazionale che lo ha portato a suonare in ogni continente e con tutti i più noti jazzisti del mondo. Fresu ha registrato più di 350 concerti ed è il fondatore dell'etichetta discografica Tuk Music e del festival internazionale "Time Jazz" di Berchidda, il suo luogo del cuore in Sardegna, di cui è curatore artistico. Ha scritto diversi libri e, per i tipi di Egea, ha curato la prefazione di Disordine Armonico. Leadership e jazz, volume di Frank Barrett.
Proprio la musica, quella che ognuno si porta dentro, sarà il filo conduttore di questa tappa di Broaden your frame. Perché, come scrive lo stesso jazzista nel suo ultimo lavoro editoriale La musica siamo noi: "La musica è il volano della mia passione per il racconto, per il dialogo, per la conoscenza, per la comunicazione, per l'insegnamento, per il viaggio. E tutte queste passioni, che dalla musica nascono, alla musica tornano per nutrirla. La musica è il centro, la musica è la periferia. La musica siamo noi".
"Poeta della parola, non meno che delle note", aggiunge Salvemini, "nel suo incontro con gli studenti della Bocconi, Fresu racconterà il suo impegno di uomo e di artista, perché il mondo di domani, anche con la musica, possa avere un volto diverso da quello di oggi".
Alla fine dell'incontro, come per gli altri appuntamenti, gli studenti avranno la possibilità di inviare il proprio feedback attraverso un 'triple-tweet', ovvero un breve saggio, di massimo 840 caratteri. "Coloro che frequenteranno l'80% dei seminari e invieranno un feedback dopo ogni incontro otterranno un attestato di partecipazione", spiega Antonella Carù, dean della Scuola graduate.