Contatti

La breve illusione degli effetti degli Ifrs

, di Paola Zanella
Antonio Marra e Pietro Mazzola rilevano che l'efficacia dei consigli di amministrazione nel monitorare la qualita' degli utili dopo l'adozione degli standard internazionali svanisce in fretta

Un nuovo studio analizza la capacità dei consigli di amministrazione di monitorare la qualità degli utili a seguito dell'adozione dei principi contabili internazionali (IFRS). Questa ricerca mostra che l'efficacia del consiglio di amministrazione raggiunge il suo picco durante il periodo di adozione degli IFRS, evidenziando quindi la natura transitoria degli effetti degli IFRS ed implicando che la maggior efficacia dei consigli di amministrazione sia stata determinata in realtà da un temporaneo maggior livello di attenzione dedicato ai nuovi principi.

Antonio Marra e Pietro Mazzola (Dipartimento di Accounting) hanno pubblicato Is Corporate Board More Effective Under IFRS or "It's Just an Illusion"? su Journal of Accounting, Auditing & Finance (Vol. 29, Issue 1, 2014, DOI: 10.1177/0148558X13512405).

Dal 2005 le aziende quotate in Europa devono preparare i propri bilanci seguendo gli IFRS. Lo scopo è quello di beneficiare sia gli investitori che il funzionamento dei mercati finanziari, migliorando la comparabilità dei bilanci e la trasparenza aziendale, attraverso un aumento della qualità del financial reporting. Alcuni studi recenti evidenziano che all'adozione obbligatoria degli IFRS fa seguito una maggiore efficacia dei consigli e dei comitati per il controllo interno nel controllare la qualità degli utili. Tuttavia, altri contestano che è possibile che questi effetti siano determinati da altri fattori, e che un forte sistema normativo di applicazione può produrre effetti persistenti. Come Marra e Mazzola spiegano, specialmente nei Paesi dove il sistema normativo è debole, la maggior efficacia dei consigli di amministrazione sulla qualità dei bilanci può essere legato ad una maggiore attenzione del consiglio-e quindi di breve durata-che rimodula temporaneamente le proprie attività dedicando maggiore attenzione ai bilanci solo nell'anno di adozione degli IFRS. Gli autori hanno analizzato le aziende italiane non finanziarie quotate dal 2003 al 2007 che hanno obbligatoriamente adottato l'IFRS a partire dal 2005.

La teoria dell'attenzione, su cui gli autori incentrano lo studio, può fornire un utile spunto per capire se la maggior efficacia del consiglio di amministrazione abbia davvero un effetto o meno sul lungo periodo. Il passaggio agli IFRS, infatti, rappresenta una variazione contestuale e organizzativa rilevante ma il cui effetto migliorativo sembra essere temporaneo nel contesto contabile. In questo modo, diventa uno stimolo saliente che cattura l'attenzione dei membri del consiglio. Inoltre, questa temporanea riallocazione di attenzione può essere più importante in Paesi con un sistema normativo debole, come l'Italia, dove il sistema legale non incoraggia un elevato livello costante di attenzione verso i bilanci. I risultati forniscono evidenza del fatto che i livelli più alti di efficacia di monitoraggio dei consiglieri, sia come indipendenti che come membro del comitato di controllo interno, sono associati col 2005 (anno di introduzione degli IFRS). Il livello di efficacia, poi, diminuisce dopo l'anno di introduzione.

Il picco di attenzione, spiegano gli autori, è dovuto al fatto che i consiglieri sono preoccupati per la loro reputazione, e quindi la loro motivazione nel monitorare la qualità degli utili è in parte guidata dall'importanza di non essere penalizzati per un monitoraggio inefficace durante l'introduzione degli IFRS. Inoltre, lo studio mostra come anche le stesse riunioni del Consiglio abbiano un impatto di maggior rilievo nell'intorno dell'adozione dei nuovi standard a conferma del fatto che i consiglieri hanno rifocalizzato temporaneamente l'attenzione dando maggior rilevanza ai temi contabili proprio nella fase di introduzione dei nuovi principi.

Per concludere, questo studio indica la natura transitoria degli IFRS ed evidenzia come fattori di contesto possano prevalere sulla regolamentazione dei principi contabili per sé nel migliorare la qualità degli utili. In questo modo, la studio dà un importante contributo al dibattito sulla persistenza nel tempo degli effetti degli IFRS e fornisce risultati utili ai legislatori evidenziando una potenziale asimmetria tra le aspettative sui benefici di modifiche normative ed i suoi effetti concreti.