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'I dimenticati' a favore dei terremotati dell'Emilia

, di Laura Fumagalli
La commedia scritta e interpretata da due bocconiani inscena la ribellione dei personaggi secondari in cerca di fama. E di fondi per salvare una scuola

Sabato 29 settembre, al Piccolo Teatro della Martesana, va in scena I dimenticati: i più illustri 'assenti' delle opere teatrali si radunano sul palco per trovare, finalmente, una rappresentazione che li renda famosi. È questo il frutto della fervida immaginazione di Pier Vittorio Mannucci, laureato in Economics and management for arts, culture, media and entertainment (Acme) e coordinatore del 'Workshop in Film Industry Management' in Bocconi: I dimenticati è il secondo dei tre testi che Pier scrive per la compagnia PaT - Passi Teatrali, fondata a Milano dall'attrice Gledis Cinque, anche lei laureata Acme. La compagnia, infatti, ha debuttato nel 2009 con lo spettacolo originale Coffee and Cigarettes e lo scorso aprile ha presentato l'ultima produzione scritta e diretta da Pier, Luci spente, al Teatro della Memoria di Milano. Il background bocconiano accomuna anche la costumista Monia Manuello, laureata in Economia e management per arte, cultura e comunicazione (Cleacc), che in questa occasione si è sbizzarrita per adattare i costumi di scena agli eccentrici protagonisti della commedia.

Uno spettacolo che intende riscattare alcuni dei personaggi che un fato maligno, o semplicemente i loro autori, hanno confinato in ruoli destinati all'oblio. Godot, personaggio fantasma per antonomasia, emerge dal teatro dell'assurdo per incontrare vis-à-vis la perfida Strega dell'Est del Mago di Oz, che per l'occasione compare tutta intera, non spiaccicata sotto la casa di Dorothy dalla quale spunta soltanto l'inflazionata immagine delle sue scarpette rosse con le calze a righe. Poi ci sono Bunbury, emancipato dai panni di amico immaginario (e per di più invalido!) dell'Algernon Moncrieff di The importance of being Ernst e la Veronica Kelly uccisa all'inizio della storia dalla star di Chicago. Infine Rosalina, che probabilmente nessuno ricorda: Shakespeare l'aveva relegata nel miserabile ruolo della prima amata di Romeo (quello che non a caso è famoso per Romeo e Giulietta). Un drappello di eccentrici antieroi che insieme decidono di rapire un drammaturgo teatrale che li trasformi in protagonisti, così da evadere dalla condizione di fantasmi in cui sono imprigionati e raggiungere la tanto ambita celebrità: le cose si complicano quando l'autore sequestrato si rivela un copywriter pubblicitario.

Dopo il debutto nella primavera 2011 al Teatro della Memoria di Milano all'interno della rassegna sulla drammaturgia contemporanea, quest'anno lo spettacolo I dimenticati ha partecipato alla prima edizione del Roma Fringe Festival, aggiudicandosi il premio Spirito Fringe. Sabato alle 21 sarà rappresentato al Piccolo Teatro della Martesana nell'ambito di una serata di raccolta fondi organizzata dalla Cooperativa sociale La Speranza a favore della scuola materna Don Milani di Massa Finalese, frazione di Finale Emilia colpita dal terremoto dello scorso maggio: l'ingresso è libero e chi vuole può lasciare un'offerta.