Con Veronesi la scienza al servizio della pace
Non è mai troppo tardi per costruire la pace. Un'affermazione che è il motore del progetto Science for Peace, nato su iniziativa di Umberto Veronesi per promuovere la cultura della pace e chiedere ai governi la progressiva riduzione degli ordigni nucleari e delle spese militari a favore di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, progetto al quale hanno già aderito 21 premi Nobel e diverse personalità della cultura internazionale. E sarà l'aula magna di via Roentgen ad ospitare, il 18 e 19 novembre, la seconda conferenza mondiale di Science for Peace, organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con la Bocconi. Durante la due giorni, nobel, scienziati ed esponenti di istituzioni e organizzazioni si confronteranno intorno a due temi: la scienza come linguaggio universale di pace e le possibili strategie e modelli per un processo di pace. La world conference terminerà la sera del 19 con il concerto di due interpreti che hanno fatto dell'impegno per la pace la loro bandiera, Noa e Mira Awad.
Umberto Veronesi, presidente di Science for Peace |
Sul palco della Bocconi (qui il programma completo) saliranno il 18 novembre, tra gli altri, il ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, Brian Wood, coordinatore di Amnesty International per le attività sul controllo delle armi, che terrà una lectio magistralis, e Claude Cohen-Tannoudji, Nobel per la fisica 1997, che discuterà di scienza per la pace nelle aree di crisi. Durante la prima delle due giornate sarà inoltre consegnato il premio "Art for peace" al regista di Uomini di Dio Xavier Beauvois. Il 19 mattina i quattro gruppi di lavoro in cui è attivo Science for Peace presenteranno i risultati delle proprie attività. I gruppi si occupano di realizzare gli obiettivi del progetto in quattro aree: la scuola e la ricerca, la scienza al servizio della pace nelle aree più bisognose, la gestione delle crisi nell'Unione europea e le banche e la società civile. Emma Bonino, vicepresidente del Senato, sarà tra i relatori, sempre il 19 mattina, della sessione che discuterà della possibilità di un esercito unico europeo, mentre una delle sessioni pomeridiane, "Donne come vittime nelle aree di conflitto e fautrici di processi di pace", vedrà gli interventi dell'iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace 2003, Tara Gandhi, vicepresidente Kasturba Gandhi Memorial Trust, e di Jasmine Whitbread, amministratore delegato di Save The Children International. La partecipazione alla world conference di Science for Peace e al concerto sono gratuite previa registrazione online su www.fondazioneveronesi.it.