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Cambiano le regole della battaglia per le menti degli individui

, di Fabio Todesco
L’avvento dei nuovi media e della mass self-communication favorisce nuovi movimenti sociali e contropotere, ha detto Manuel Castells al ventennale Egea

I movimenti sociali e le politiche insurrezionali trovano in internet e nelle reti di comunicazione wireless un formidabile strumento di contropotere, ha affermato questa mattina alla Bocconi Manuel Castells, sociologo catalano della University of Southern California, nel corso dell'incontro Saperi e poteri, organizzato per celebrare il ventennale della casa editrice Egea.

"La principale battaglia che si gioca nella società e in politica", ha affermato Castells, "è quella per le menti degli individui" e se, in passato, il terreno di scontro erano soprattutto i mass media, con le loro regole di gatekeeping che permettevano a una minoranza di stabilire che cosa sarebbe diventato di dominio pubblico, oggi gli strumenti elettronici consentono quella che Castells definisce mass self-communication, o comunicazione individuale di massa, un'espressione della network society basata sulle reti di comunicazione orizzontale.

I meccanismi del sistema politico si sono adattati, negli anni passati, ai media e soprattutto alla televisione, facendo leva sull'immagine e sulla politica dello scandalo, con l'effetto collaterale di creare una diffusa sfiducia nella politica nel suo complesso e nel processo democratico. I cittadini sono convinti di poter agire sul quadro globale, ma non attraverso la politica tradizionale, bensì attraverso processi di contropotere, legati ai movimenti e alla mobilitazione sociale, mediata non dai mezzi di comunicazione del passato, ma dalle reti di comunicazione interattiva e orizzontale "in grado di connettere, in qualsiasi momento, locale e globale". La mass self-communication, nella definizione di Castells "è una comunicazione di massa, poiché raggiunge potenzialmente un'audience globale attraverso le reti p2p e la connessione internet. È una comunicazione multimodale, in quanto utilizza la digitalizzazione dei contenuti e social software avanzati. È un tipo di comunicazione autonomo a livello di generazione dei contenuti, gestione dell'emissione e selezione della ricezione nell'ambito dell'interazione many-to-many".

Il cambiamento è stato avvertito dai politici, che sono presenti in entrambe le strutture di comunicazione (quella tradizionale e quella digitale), ma che, almeno fino ad oggi, hanno cercato di sfruttare la propria presenza digitale in modo strumentale, non tanto per scavalcare i media, quanto per aumentare la propria visibilità nell'arena comunicativa tradizionale. Ma è stato avvertito anche dai mass media. Da un lato, infatti, le società di media tradizionali creano una propria presenza in rete e acquisiscono gli operatori più promettenti (NewsCorp con MySpace), dall'altro chi gestisce i media comincia a modificare le proprie regole di gatekeeping per favorire l'afflusso di contenuti generati dal pubblico.