Bocconi jazz business unit, con la musica nel sangue
![]() |
La Bocconi jazz business unit al completo |
Vent'anni fa era la University jazz machine, la formazione che esordì sul palco dell'Aula magna Bocconi nel 1985, per una rassegna di gruppi studenteschi. Anima del gruppo era il sax contralto Franco Bagnoli, figlio di Carlo, uno dei jazzisti più conosciuti della scena milanese, e tra i suoi compagni c'era il giovane Nicola Pecchiari al sax tenore. Oggi Pecchiari insegna materie contabili alla Bocconi e Bagnoli lavora nella consulenza, ma suonano ancora insieme. Anzi, il loro giro di musicisti legati all'università si è allargato, tanto che, un anno e mezzo fa, hanno dato vita a una nuova formazione, la Bocconi jazz business unit, attorno alla quale nascerà un'associazione con la missione di promuovere la diffusione della musica in università.
![]() |
Zollo e Mariani |
Gli altri componenti sono Filippo Giordano, docente di pubblica amministrazione, al violino; Massimo Pilati, che insegna organizzazione, alla chitarra, due giovani laureati che, accanto all'esperienza della Bocconi jazz business unit, suonano a livello professionale (Paolo Alderighi al pianoforte e Luca Zollo al contrabbasso) e due esterni: Marco Mariani, che insegna strategia aziendale all'Università di Pavia e studia composizione al Conservatorio, alla tromba; Sergio De Masi, batterista in carriera nell'industria chimica.
Il loro esordio ufficiale risale a maggio 2004, con un concerto in Aula magna, e poi si sono esibiti ancora a settembre per il benvenuto alle matricole e alla cena di Natale della Sda Bocconi. Ma è quello attuale il periodo di maggiore impegno nella breve storia della band, con la partecipazione, il 31 maggio, al Mondo music festival, un evento di beneficenza, che vede scontrarsi i gruppi, di ogni genere musicale, attivi nelle imprese e nelle istituzioni finanziarie milanesi, e un altro concerto in Aula magna, il 21 giugno, per presentare e lanciare la nuova associazione Musica in Bocconi.
![]() |
Giordano e Alderighi |
Il gruppo prova, in prossimità dei concerti, il venerdì sera nella tavernetta di Mariani, che funge un po' da direttore artistico, o il sabato in un'aula del Pensionato Bocconi.
Il repertorio spazia in tutti i sottogeneri del jazz, grazie alla versatilità dei musicisti e alla varietà delle esperienze musicali precedenti. "In queste settimane stiamo lavorando sulla resa jazz di colonne sonore famose", spiega Giordano che, insieme a Pecchiari, costituisce invece l'anima organizzatrice della band, "il concerto del 21 giugno sarà dedicato a Jazz and movies".
L'idea dell'associazione per la musica covava da diversi anni. "L'intento è quello di consentire a tutti, studenti, docenti e personale, di sviluppare in università la loro passione musicale", conclude Giordano. "e l'ideale sarebbe di entrare in contatto con tutti quelli che suonano e cantano, per formare gruppi di generi diversi, che rendano ancora più viva l'atmosfera universitaria".
"Il progetto ai nastri di partenza", dice Pecchiari, "è la formazione di un coro della Bocconi e stiamo pensando a un festival di musica universitaria. Il gruppo jazz, inoltre, è destinato a crescere, fino a diventare una big band. Il 21 giugno canterà con noi una studentessa del primo anno, Francesca Barone, e a settembre apriremo le audizioni".