Barbara Sarfatti: energia dopo la dematerializzazione
La ricerca della propria interiorità e l'assenza di valori sono i temi della mostra di Barbara Sarfatti che si inaugura lunedì 17 marzo 2014 alle 18 nella Sala Ristorante della Bocconi, in via Sarfatti 25.
Barbara Sarfatti è nata a Parigi da madre finlandese e padre italiano – nipote di Margherita Sarfatti e perciò l'artista è imparentata con il figlio di Margherita, Roberto, al quale è dedicata la via di Milano che ospita la Bocconi. Ha frequentato la Nuova accademia di belle arti di Milano e ha studiato con i maestri Del Pezzo, Boero e Mariani e lo studioso Vittorio Fagone.
"Ha iniziato le prime prove pittoriche, affidandosi soprattutto alle possibilità del colore e della linea", recita il testo di presentazione della mostra. "Negli anni successivi è gradualmente tornata all'immagine, pur senza dimenticare le valenze autonome del segno e del colore".
A proposito di "Spirits", la mostra alla Bocconi, si legge: "La nostra energia torna ad esprimersi dopo la dematerializzazione. Dopo il terrore iniziale nell'affrontare la morte, ritroviamo quanto oramai abbiamo perduto nella memoria. Il percorso si sviluppa in tre fasi: partenza, transizione, passaggio avvenuto".