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In Africa l'etnia determina anche le scelte scolastiche

, di Fabio Todesco
Gli aspetti culturali e sociali pesano sull'efficacia delle politiche per l'istruzione nei paesi in via di sviluppo. Così, nel Ghana, un cambiamento nella legge di successione può influire sulla scolarizzazione di una tribù

La strada verso la scolarizzazione dei paesi in via di sviluppo è lastricata di apparenti paradossi, che un occidentale può comprendere solo tenendo conto di differenze culturali ed etniche che spesso contano quanto quelle sociali ed economiche. È per questo che, come ha osservato Eliana La Ferrara, economista politica dell'Università Bocconi, specializzata nella valutazione delle politiche economiche nei paesi in via di sviluppo, un cambiamento nella legge di successione può influire sulla scolarizzazione di una tribù del Ghana.

"Durante i miei studi mi sono imbattuta, in Ghana, nella tribù degli Akan, che ha la particolarità di utilizzare il sistema matrilineare, anziché patrilineare, nella trasmissione della terra", racconta la studiosa. In pratica, la terra non passa di padre in figlio, ma di padre in nipote (figlio della sorella maggiore). Le radici di questa usanza sono avvolte nella nebbia della preistoria, ma molti antropologi ritengono che, in una società promiscua, tale sistema assicuri il passaggio della ricchezza all'esponente della generazione successiva che con certezza ha alcuni geni in comune con chi trasmette la terra. In pratica: se la paternità non è mai certa, il corredo genetico di mio figlio potrebbe non avere nulla in comune con il mio; mia sorella, invece, è certamente figlia della mia stessa madre e forse del mio stesso padre ha, perciò, il 25% o 50% di corredo identico al mio, e suo figlio ne avrà certamente il 12,5% o 25%.

"Non potendo, per tradizione, trasmettere capitale fisico ai figli, gli Akan hanno sempre cercato di fornirgli almeno capitale umano, in forma di un grado relativamente alto di istruzione", spiega ancora La Ferrara. "Dal 1988, però, una legge dello stato ha imposto la trasmissione patrilineare almeno per una quota minima". Uno degli effetti è stato un ribilanciamento della dotazione di capitale lasciato dagli Akan ai figli. Potendo scegliere un mix tra terra e istruzione, dopo il 1988 hanno scelto di fornire ai figli un livello relativamente meno alto di scolarità. Io non sostengo che il mix sia migliore o peggiore della situazione precedente, ma la vicenda dimostra che decisioni individuali basate su vincoli sociali e culturali possono determinare, per le politiche pubbliche, effetti del tutto inattesi".

Quello degli Akan è un caso tutt'altro che unico nel campo dell'istruzione. "Parrebbe, per esempio, intuitivo che il bando al lavoro minorile nella lavorazione dei palloni da calcio prodotti nel terzo mondo per conto di imprese occidentali abbia effetti benefici per i bambini, spingendoli dalla fabbrica alla scuola", spiega ancora La Ferrara. "E invece un recente paper di Jean-Marie Baland e Cédric Duprez ha dimostrato che, in alcuni casi, può essere persino controproducente. Se esiste un vincolo per cui quel reddito è indispensabile alla famiglia, accade che in fabbrica il padre sostituisca il figlio e che questo finisca per essere coinvolto in attività nelle quali non esiste bando, al confine o oltre il confine della legalità".

Si dà forse per scontato anche il fatto che la spesa pubblica in nuove scuole sia più efficace che quella in grembiuli. E invece Michael Kremer e alcuni coautori, fornendo incentivi diversi alla scolarità a famiglie diverse in Kenya, hanno rilevato l'effetto opposto: famiglie con vincoli economici stringenti non mandano i figli a scuola se qualcuno non gli fornisce l'uniforme, mentre l'effetto di una scuola in più può essere limitato in una realtà in cui i costi di frequenza sono elevati rispetto alle possibilità economiche dei genitori.

L'esperienza accumulata sul campo dagli studiosi del progetto messicano Progresa ha, poi, evidenziato che lo stesso ammontare di denaro elargito alle famiglie per l'istruzione ha maggiori effetti sull'istruzione secondaria che su quella primaria e porta a incrementi maggiori nella scolarizzazione femminile che in quella maschile.

Questo approfondimento è collegato al Focus Riparte la scuola e i professori imparano a fare fund raising