Mal d'Asia da In-Company Training
Sarebbe riduttivo definire Hong Kong una semplice città: quella che sino al '97 è stata una colonia inglese è più un brulicare di persone di ogni etnia e retaggio che si muovono, mangiano, comprano, investono, demoliscono, costruiscono senza sosta 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno.
Perché Hong Kong è la porta del mercato più grande del mondo, la Cina, ed è un collo di bottiglia, punto di arrivo e di partenza per ogni azienda che voglia conquistare i ricchi "mainlanders" o ambisca ad espandersi nei paesi in via di sviluppo di questa parte di mondo.
E' in questa cornice caotica, e proiettata verso il cielo in un germogliare di grattaceli ciclopici, che noi studenti Bocconi abbiamo affrontato il primo In-Company Training in terra asiatica, guidati da Simone Mainetti e Laura Calvi della Divisione mercato dell'Università.
Due a nostro avviso i punti di forza di questa fantastica esperienza: da una parte l'eterogeneità del gruppo, dall'altra la diversità degli ambiti in cui operano le aziende coinvolte.
Sedici tra studenti e studentesse di triennale e specialistica hanno trascorso 8 giorni ad Hong Kong, tutti con background diversi - Finanza, Marketing, Emit, Management - ma con un forte interesse comune per conoscere cosa si nasconda dietro gli stereotipi e i sentito dire sulla cosiddetta New York d'oriente.
Questa diversità ha permesso al gruppo di interfacciarsi con successo e interpretare secondo diversi punti di vista la natura di business capital di Hong Kong.
Le aziende coinvolte spaziavano dalla finanza, alla moda, passando per la distribuzione selettiva alla consulenza, al design ed infine ai fast moving consumer goods.
Abbiamo avuto modo di analizzare la crescente importanza dei consumatori asiatici e le sfide che essi impongono alle aziende del lusso come Ermenegildo Zegna e Salvatore Ferragamo, monitorando la crescente concorrenza e comprendendo il valore del "Made in Italy" in questa parte del mondo.
Abbiamo ascoltato nella conference room di un grattacielo che dominava la baia di Hong Kong l'affascinante percorso di un ingegnere aerospaziale - Andrea Vella - arrivato ai vertici di Goldman Sachs Asia; ci siamo sentiti a casa nella sede di una banca italiana, Intesa Sanpaolo, che sfida i colossi mondiali supportando le imprese del bel paese in espansione in tutto il Sud Est Asiatico.
Siamo rimasti affascinati dalle vicende di Essess - società italiana di consulenza di design e distributore del marchio Kartell - e dal valore che è riuscita a trasmettere a grandi committenti di un pezzo di ottone brunito a mano con una vecchia spugnetta in un sobborgo di Treviso.
Abbiamo intuito quanto gruppi internazionali della distribuzione quali DFS Group siano interessati ai talenti della Bocconi per supportare i loro piani di espansione in Europa.
Ci siamo lasciati trasportare dalla storia di Moleskine, che ha trasformato un semplice taccuino nella metafora di un viaggio e nel simbolo dell'affermazione della propria identità, in una nazione che conta più di 1,3 miliardi di persone.
Utilissimi per completare il quadro della presenza italiana ad Hong Kong gli incontri con il Consolato Generale e la Camera di Commercio italiana.
Non da ultimo abbiamo avuto modo di incontrare gli Alumni Bocconi e di ricevere consigli e incoraggiamenti, di quelli che solo un fratello maggiore o un amico sanno darti. Emblematico il caso di Stefano Passarello - fondatore e Managing Partner di P&P - e la sua storia imprenditoriale di successo nel campo della consulenza (e delle maratone!).
Da buoni Bocconiani, infine, quasi ci trovassimo in un cocktail bar di via Bocconi, abbiamo brindato al successo della spedizione nella sede di SAB Miller, che grazie ad un attenta strategia di marketing è riuscita a fare di Nastro Azzurro Peroni l'oggetto del desiderio di ogni dandy e modaiolo della città.
Inutile raccontare che la nostra grande sete di conoscenza ci abbia spinti dalla cima dei più alti rooftop bar, alle viscere anguste del quartiere più popolato del mondo per gustare la vera cucina cantonese sui tavoli dell'eclettico Mr. Wong, sfidando poi l'ultima sera la fortuna alla roulette del Venetian di Macau.
Fantastica, è l'aggettivo migliore per descrivere quest'esperienza di vita e lavoro che tutti noi conserveremo a lungo come prezioso ricordo dei nostri anni in Bocconi, forti di un bagaglio di conoscenze e storie di business che siamo sicuri potranno aprirci molte porte nella terra dei noodle, del feng shui e della grande muraglia.