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Il cambiamento climatico ci interessa davvero?

, di Fabio Todesco
Un paper di cui e' coautore Adam Nowakowski, uno studente di biennio, trova che la preoccupazione dei cittadini europei e' molto bassa e che questa mancanza di consapevolezza potrebbe minare l'efficacia delle politiche di contrasto. Chi governa dovrebbe quindi concentrarsi sul cambiamento delle percezioni individuali prima di progettare nuovi interventi

Il cambiamento climatico può essere in cima ai titoli dei media e all'agenda degli scienziati, ma non è in cima ai pensieri dei cittadini europei, secondo un articolo scritto da uno studente di biennio Bocconi con un professore dell'Università di Warwick, di cui si è recentemente occupata Vox.eu. Al contrario, questioni come l'inflazione, la salute (anche prima della pandemia di COVID-19), la sicurezza sociale, la disoccupazione e la situazione economica sono considerate molto più importanti.

Adam Nowakowski (nella foto in basso) e il suo mentore Andrew Oswald, professore di economia e scienze comportamentali a Warwick, hanno passato al setaccio i dati di due grandi sondaggi, l'European Social Survey 2016 e l'Eurobarometro 2019, e hanno rilevato che solo il 5% degli europei considera il cambiamento climatico "estremamente preoccupante", con maggiore preoccupazione solo tra le donne, i giovani, i laureati, gli abitanti delle città e coloro che vivono nei paesi più caldi del Sud. Inoltre, è molto poco diffusa la convinzione che l'azione congiunta degli utenti di energia (in altre parole, il comportamento personale) possa fare la differenza.





"Un livello di preoccupazione così basso non significa necessariamente che i cittadini europei non abbiano per nulla a cuore il cambiamento climatico", dice Nowakowski, "ma è chiaro che gli elettori non accetteranno misure con conseguenze fortemente negative sulla loro vita quotidiana solo per contrastare il cambiamento climatico. Prima di progettare sofisticate politiche economiche per risolvere il problema, dobbiamo affrontare la sfida di capire come cambiare i sentimenti dei cittadini sul cambiamento climatico".

Studente al primo anno del MSc in Economic and Social Sciences, Nowakowski si è laureato in Economia a Warwick, con una tesi sul benessere personale e il voto populista, influenzata da un lavoro seminale sull'argomento di Massimo Morelli. Oswald è stato il suo relatore.

"Dal momento che Oswald, con Nicholas Stern, aveva già scritto sullo scarso interesse degli economisti per i temi ambientali", dice Nowakowski, "abbiamo pensato di indagare la consapevolezza dei cittadini, giungendo a conclusioni altrettanto deprimenti".

"Non sono interessato solo all'economia, ma anche alla psicologia, alle scienze politiche, all'ambiente e alla salute, e amo gli approcci multidisciplinari", dice Adam, commentando la scelta della Bocconi per il suo biennio. "Sono stato attratto dalla presenza di professori del calibro di Morelli, Valentina Bosetti per le questioni ambientali e David Stuckler e Giovanni Fattore per l'economia della salute".

Adam Nowakowski, Andrew Oswald, "Do Europeans Care About Climate Change? An Illustration of the Importance of Data on Human Feelings", IZA Discussion Papers No. 13660.