Contatti

Il bello, il brutto e Alessandro Mendini

, di Andrea Celauro
Qual e' lo spartiacque tra il buon gusto e il cattivo gusto? Ne parlera' il 13 febbraio il designer e artista in un incontro del ciclo Broaden your frame riservato agli studenti Bocconi

È una linea a volte ampia, a volta sottile, quella che divide il bello dal brutto. Alessandro Mendini, architetto, designer e artista (è l'autore del wallpainting 'Futuro' che campeggia all'ingresso dell'aula magna), ha fatto di quella linea terreno di caccia, uno dei luoghi su cui sviluppare la propria arte. "Il bello e il brutto, il buon gusto e il cattivo gusto, il positivo e il negativo, il kitsch: il mio lavoro è volutamente sempre in bilico fra questi elementi" racconta Mendini, da sempre voce fuori dal coro dell'accademia dell'arte. Il designer sarà protagonista, il 13 febbraio (alle 13 in aula magna Gobbi), di un incontro del ciclo Broaden your frame organizzato dalla Graduate school della Bocconi proprio sul tema del buon gusto e del cattivo gusto. L'incontro è aperto esclusivamente agli studenti dell'Università.

Mendini arringherà la platea di ragazzi parlando del bello e del brutto nell'architettura, nella moda e nell'arredamento, arrivando a toccare il concetto di kitsch. "In senso assoluto, il buon gusto è l'attitudine delle persone a tendere al bello, ma in concreto il buon gusto è sempre stato relativo alle epoche", spiega l'artista. "Il problema è che bello e brutto sono concetti obsoleti, offuscati da categorie oggi più rilevanti come il giusto e lo sbagliato o il binomio etico-violento". Ne è esempio il discorso sul vero e il finto nella moda, secondo Mendini: "Una pelliccia vera è bella ma immorale, una finta è brutta ma etica".

Alessandro Mendini, milanese classe 1931, è uno dei rinnovatori del design italiano (sua la celebre poltrona di Proust): "È un vero protagonista del design e dell'architettura degli ultimi cinquant'anni, avendo realizzato di tutto: oggetti iconici, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture", spiega Severino Salvemini, professore di management che presenterà l'incontro. "È pertanto la persona giusta per parlare agli studenti di un tema così delicato come il buon gusto, vero antidoto al diffondersi di forme basse della cultura di massa".

La scelta di realizzare un incontro con Mendini, dunque, sposa pienamente l'obiettivo di Broaden your frame, ossia di allargare il più possibile il punto di vista degli studenti. "Questo ciclo di incontri", aggiunge Antonella Carù, dean della Scuola superiore universitaria, "è un'occasione di arricchimento che esca dai campi dell'economia e della finanza e un'opportunità di dialogo con personaggi appartenenti ai mondi dell'arte, della filosofia, della letteratura, della musica, delle scienze, dell'architettura".

Alla fine di ciascun incontro, inoltre, gli studenti hanno la possibilità di inviare il proprio feedback attraverso un 'triple-tweet', ovvero un breve saggio, di massimo 840 caratteri. "Coloro che frequenteranno l'80% dei seminari e invieranno un feedback dopo ogni incontro otterranno un attestato di partecipazione", conclude Carù.