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Quelle filastrocche che ti insegnano a essere libero

, di Paola Dubini - associato di Management of Cultural Industries and Institutions
Romanzi di formazione e novità editoriali. I classici? Rivolgersi altrove

Chi legge i consigli di lettura letterari di una persona che fa di mestiere altro rispetto al critico, al giornalista o all'editor di una casa editrice riceve in genere tre tipi di suggerimenti. Il consiglio del primo tipo è un-classico-mattone-che-bisognerebbe-aver-letto. Il valore del consiglio sta nell'argomentazione, perché in realtà tutti noi non abbiamo letto alcuni libri che sappiamo avremmo dovuto leggere e il consiglio di lettura ci riporterà sulla retta via solo se è molto convincente e molto autorevole.

Il consiglio del primo tipo mette chi legge in posizione di inferiorità intellettuale rispetto a chi recensisce. Il rischio per chi legge è di ricevere consigli del tipo l'Ulisse di Joyce, l'Uomo senza qualità, I promessi sposi, per la descrizione della folla, e di essere divorati dai sensi di colpa. Siccome ho la coda di paglia, lascio perdere, anche perché la mia reazione a consigli così in genere è del tipo: "Guerra e pace? Ma figurati, avrai letto come tutti dieci volte il primo ballo di Natasha e saltato regolarmente le descrizioni dei campi di battaglia!". Il consiglio del secondo tipo è un-libro-che-ha-costruito-la-mia-identità. Questa è una pista preziosa, perché rivela molto del recensore ed è una mano tesa verso il lettore. Il valore del consiglio sta nella triangolazione libro – recensore – lettore. Se il lettore segue la pista, legge il libro e lo trova bellissimo si apre la possibilità di una condivisione di idee, di sentimenti, di relazioni. Con questo spirito, suggerisco di rileggere Gianni Rodari. Mi ha insegnato che ci si può occupare di "roba grave" con leggerezza, garbo e ironia e avere un effetto moltiplicatore. E poi, scrive bene e con parsimonia: prendete la frase "i fannulloni, strano però, non sanno di niente ma puzzano un po'" (Filastrocche in cielo e in terra, Gli odori dei mestieri). È una di quelle frasi che vorrei aver scritto io, per quel che dice, per come lo dice e perché si fa ricordare per tutta la vita. Il che per un educatore è importante. Il consiglio del terzo tipo è il-consiglio-di-lettura-aggiornato. In Italia escono 50mila novità l'anno; ti piace leggere, ti occupi di editoria, mi aiuti a scegliere? Pronti: Libertà di Jonathan Franzen. Il tema è già di per sé intrigante: a cosa siamo disposti a rinunciare in nome della libertà? Il modo di raccontare la tensione fra sogni e aspirazioni e la grigia realtà dei membri di una famiglia "normale" è stupefacente, così come la capacità di renderci i quattro personaggi a volte detestabili, a tratti davvero simpatici. Il che, effettivamente è quello che spesso succede. Leggetelo, e poi ne parliamo.