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Lo scopritore di campioni

, di Davide Ripamonti
Dopo una carriera in banche d'affari, Miodrag Bozovic si dedica oggi all'organizzazione in Croazia di uno dei piu' importanti tornei di tennis under 10 al mondo. Il 23 giugno al via la diciannovesima edizione per scoprire gli eredi di Dominick Thiem e Belinda Bencic

In principio era solo un campo, al centro di un piccolo villaggio turistico a Pola, in Istria, sul quale gli uomini d'affari sloveni giocavano le loro partite. Oggi, dopo 18 edizioni, il 23 giugno si inaugura la diciannovesima, è il campo su cui nascono i futuri campioni del tennis. Per Miodrag Bozovic, allora quindicenne figlio della famiglia che gestiva il villaggio, in piena economia socialista e pochi anni prima che la guerra devastasse l'ormai ex Jugoslavia, era tempo di pensare al futuro e di sognare in grande, per sé e per quel piccolo campo. "Dissi a mio padre che volevo andare ad Harvard", spiega Miodrag nel suo eccellente italiano, "e lui mi diede la sua approvazione".

Le cose poi cambiarono, perché Miodrag venne a sapere da una sua compagna di scuola della Bocconi, incominciò a informarsi, studiò l'italiano e dopo aver passato il test di cultura generale si iscrisse a economia aziendale. "Era il 1991, presi alloggio nel pensionato, vissi l'esperienza universitaria intensamente, con scambi all'estero, stage, e incontri proficui con alcuni grandi docenti come Mario Monti, Pierluigi Fabrizi, Claudio Demattè". Al termine degli studi Miodrag inizia una brillante carriera nelle banche d'affari: Jp Morgan, Citigroup, Banca Imi, dove si occupa di fusioni e acquisizioni, ma nel 1996, su pressione di un maestro di tennis che lavorava nella struttura di famiglia, organizza la prima edizione di un torneo per bambini under 10 che raccoglie i migliori talenti della zona. "Alla prima edizione dello Smrikva Bowl", dice Miodrag, "siamo partiti con 25 ragazzi locali, oggi siamo uno dei più importanti tornei under 10 al mondo, quest'anno avremo iscritti provenienti da oltre 60 paesi, perfino dall'Australia". Oggi Miodrag, che ha lasciato le banche nel 2007 per rientrare nell'azienda di famiglia, vi si dedica a tempo pieno, missione far divertire i bambini e scoprire talenti, "perché", spiega, "il talento non sai mai dove puoi trovarlo". Dallo Smrikva Bowl sono passati negli anni alcuni dei giovani più interessanti, "molti dei quali si sono persi dopo un inizio promettente", racconta, "mentre altri sono oggi alcuni dei giocatori più interessanti. Come Belinda Bencic, la giovane svizzera considerata una futura stella, o Dominic Thiem, il miglior ventenne del mondo che nel secondo turno del Roland Garros ha messo in difficoltà persino Nadal. O come Gianluigi Quinzi, l'italiano che l'anno scorso ha vinto Wimbledon Juniores".

Ogni anno i bambini piantano alcuni ulivi nel villaggio, e vi incidono i loro nomi, un simbolico e sentito gesto di pace: "Ho molto sofferto per la guerra, ho cercato a lungo di capirne le cause, ho persino preso una seconda laurea, in scienze politiche, sempre a Milano". E il torneo è in fondo la sintesi del suo percorso, che unisce la passione per il tennis e la speranza in un futuro, rappresentato dai bambini, migliore del passato. "Questo torneo non serve a fare soldi, è un evento che ha lo scopo di ispirare i bambini. Il premio, ora come allora, è una bicicletta. Ma anche agonisticamente è diventato un evento importante, basta dire che l'anno scorso, sugli otto vincitori delle quattro prove del Grande Slam Juniores, sei sono passati da qui".