Il dolce futuro di Isabella
«La laurea mi è stata molto utile quando ho dovuto redigere il business plan, per il resto ho fatto un salto indietro nel tempo, tornando ai miei sogni di bambina». Isabella Vergani, 41 anni, di Monza, laureata nel 2001 in Economia aziendale con tesi di marketing, si è aggiudicata a dicembre a Firenze, nella prestigiosa cornice della Fortezza da Basso, il premio di migliore Cake designer d'Italia, professione e passione che porta avanti dal 2012 nel suo laboratorio nella cittadina brianzola. «Dopo la laurea ho iniziato a lavorare nell'azienda di famiglia», racconta Isabella, «che rappresentava alcuni marchi esteri di componenti automotive. Mi occupavo soprattutto della parte commerciale e di marketing». Quando poi l'azienda è stata ceduta, Isabella ha continuato a ricoprire lo stesso incarico, ma senza il coinvolgimento di prima.
«Ci ho pensato un po', mi sono licenziata e dopo una pausa di riflessione dedicata alla famiglia ho deciso di ripartire con una nuova avventura». Aggiudicatasi un bando destinato alle imprese creative indetto dalla Camera di commercio di Monza, Isabella inaugura il suo laboratorio di pasticceria di stampo anglosassone a partire dal nome, Bella's Bakery, ma con un distinguo: «Le torte che faccio, oltreché belle, devono essere buone. Spesso molti si improvvisano e realizzano dolci spettacolari tralasciando il gusto, le mie non sono così». Per questo Isabella ha studiato pasticceria oltre ad aver affinato le sue capacità di decoratrice, in gran parte innate. «Lavoro su commissione e realizzo solo torte, nessun altro prodotto, perché preferisco fare bene una cosa che molte in modo approssimativo. Per realizzare una torta decorata occorre tantissimo tempo, mi servono almeno due mesi di preavviso anche se spesso i clienti me li commissionano con un anno di anticipo.
Clienti che arrivano grazie al passaparola ma anche alla grande promozione che faccio, attraverso le immagini, sui social», racconta. Da un punto di vista del ritorno economico, le soddisfazioni al momento sono inferiori all'impegno, ma le prospettive sono migliori: «In Italia manca ancora la cultura per questi prodotti e quindi i prezzi sono inferiori a quelli di altri paesi, ma il lavoro aumenta e presto dovrò decidere se assumere qualche collaboratore. Per crescere è un passo necessario».