
Elisabetta e le sue proposte di policy al Parlamento Europeo
“È stata un'esperienza indimenticabile. Entrare nel Parlamento europeo e discutere di idee di policy è stato emozionante e stimolante”. È così che Elisabetta Chiuminatto, studentessa della Bocconi, descrive la sua esperienza alla European Student Assembly 2025, tenutasi a Strasburgo alla fine di maggio, dove ha discusso e fatto networking con altri 230 studenti delle European Universities Alliances.
La partecipazione alla European Student Assembly è una delle tante iniziative extracurriculari aperte agli studenti dell'alleanza CIVICA, di cui Bocconi è membro fondatore, con l'obiettivo di incoraggiare lo scambio e l'interazione tra studenti di diversi paesi. Si tratta di un evento annuale che riunisce più di 230 studenti delle European Universities Alliances per discutere, prima online e poi in presenza, questioni centrali per gli studenti in Europa, redigere raccomandazioni di policy sul futuro dell'Europa e sostenerle presso gli stakeholder e decision-makers.
Da febbraio a maggio, gli studenti selezionati hanno lavorato sul tema assegnato al proprio panel per approfondire la comprensione dell’argomento. Poi, a Strasburgo, hanno discusso e finalizzato le loro raccomandazioni e hanno anche ascoltato le discussioni e i dibattiti degli altri panel. Infine, hanno votato le raccomandazioni di policy di tutti i panel in una sessione plenaria e hanno poi avuto l'opportunità di partecipare ad attività di divulgazione.
Qui Elisabetta ci racconta della sua esperienza:
-Perché hai deciso di partecipare all'ESA?
Ho aderito alla European Student Assembly in parte per curiosità e in parte perché volevo mettermi alla prova. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma sapevo che sarebbe stata un'occasione per uscire dalla mia ‘bolla’ accademica e incontrare altri studenti provenienti da tutta Europa. Essendo una studentessa di giurisprudenza, ero felice di poter contribuire su temi come la parità di genere e i diritti sociali.
-A quale panel hai partecipato e come si è preparato il tuo team?
Ho fatto parte del panel “Unveiling Inequalities”, che si è concentrato su questioni come la rappresentanza di genere, l'accesso alla contraccezione e la cosiddetta “tassa rosa”. La nostra preparazione è iniziata molto prima di Strasburgo, con regolari incontri online in cui abbiamo raccolto idee, discusso, a volte dibattuto e costruito insieme le nostre proposte. Proveniamo tutti da background accademici e contesti culturali diversi, il che ha reso le discussioni estremamente stimolanti.
-Come è stata l'esperienza a Strasburgo?
Indimenticabile. Ovviamente, essere all'interno del Parlamento europeo e discutere di idee politiche è stato emozionante e stimolante. Ma ciò che mi ha colpito di più sono state le persone. I momenti condivisi con tutti gli altri partecipanti hanno reso tutto più significativo. Proveniamo da contesti e discipline diverse, ma abbiamo trovato un terreno comune nelle nostre idee e nella volontà di collaborare gli uni con gli altri.
-Qual è stata la cosa più importante che hai imparato da questa esperienza?
Che non dobbiamo aspettare di essere più grandi per avere qualcosa di significativo da dire. L'ESA mi ha insegnato che il cambiamento può partire dagli studenti, dalle persone che hanno a cuore qualcosa e sono disposte a collaborare. Dopo questa esperienza, sono tornata a casa con una comprensione più profonda del fatto che l'identità europea non è solo un concetto politico, ma piuttosto una comunità di persone che lavorano insieme per rendere l'Europa un posto migliore per tutti.
-Hai partecipato grazie a CIVICA. Quanto ritieni importante l'iniziativa CIVICA?
CIVICA svolge un ruolo fondamentale nel creare opportunità concrete per gli studenti di impegnarsi su questioni europee. Va oltre l'ambito accademico, mettendo in contatto studenti di diversi paesi e aiutandoci a contribuire attivamente al dibattito europeo. Partecipare all'ESA attraverso CIVICA mi ha fatto capire quanto siano preziose queste reti per il coinvolgimento degli studenti a livello europeo.