E' la stampa, bellezza. Come i media britannici influenzano l'immagine degli immigrati
I media britannici contribuiscono alla percezione degli immigrati attraverso la rappresentazione che ne danno e potrebbero influenzare gli atteggiamenti delle persone, se le testate modificassero le loro pratiche, sottolineando parole e temi che, pur essendo utilizzati, sono poco comuni. Anne-Marie Jeannet (Dipartimento di Scienze delle Decisioni della Bocconi) e Scott Blinder (University of Massachusetts-Amerhst) arrivano a questa conclusione nel working paper Numbers and Waves, the Illegal and the Skilled: The Effects of Media Portrayals of Immigration on Public Opinion in Britain.
La stampa britannica è di portata nazionale e ideologicamente schierata, con i diffusissimi tabloid popolari che hanno una chiara posizione anti-immigrazione e utilizzano frame ostili, che raffigurano gli immigrati come troppo numerosi (numbers frame, nell'analisi di Jeannet e Blinder), come un'ondata che sommerge la Gran Bretagna (flood frame) o come illegali (illegal frame). Frame meno comuni, utilizzati principalmente dai giornali di fascia alta, sottolineano la presenza di europei dell'Est (Eastern Europe frame) e lavoratori altamente qualificati (skills frame).
Jeannet e Blinder hanno ideato un esperimento per verificare l'impatto dei cinque frame, individuati attraverso la content analysis e molto utilizzati dalla stampa negli ultimi due decenni. A 1.921 persone, rappresentative degli adulti britannici per età, genere, classe sociale e giornali letti, è stato chiesto di leggere una serie di titoli di giornale e rispondere a un certo numero di domande. Uno dei titoli e alcune delle domande riguardavano l'immigrazione. Mentre circa un sesto degli intervistati (il gruppo di controllo) è stato esposto a un titolo neutro, gli altri hanno letto titoli che presentavano l'immigrazione secondo uno dei cinque frame. Le risposte dei cinque gruppi sono, quindi, state confrontate con quelle del gruppo di controllo.
Mentre l'uso dei frame più comuni (numbers, flood e illegal) non ha alcun effetto significativo (forse perché i frame più usati hanno esaurito ogni possibile effetto, suggeriscono gli autori), riferirsi agli immigrati come europei dell'Est o persone altamente qualificate provoca cambiamenti significativi.
Anche se la percezione delle dimensioni dell'immigrazione rimane grottescamente esagerata in tutti i gruppi (intorno al 22% della popolazione residente, il doppio dei dati reali), la percezione della sua composizione ne risulta influenzata. Utilizzando l'Eastern Europe frame si riduce la quota stimata di famigliari in cerca di ricongiunzione, mentre i lettori esposti allo skills frame stimano una quota di immigrati clandestini significativamente più bassa rispetto al gruppo di controllo (15,33% contro 20,21%) e ritengono che la popolazione immigrata comprenda una quota più bassa di richiedenti asilo e una quota più alta di lavoratori.
L'esposizione ai due frame meno comuni condiziona anche le preferenze sull'immigrazione. I lettori esposti all'Eastern Europe frame sono meno propensi a chiedere una riduzione dell'immigrazione e quelli esposti allo skills frame sono meno propensi a chiedere rimpatri forzati.