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Vento in poppa per Christian Kuhn

, di Andrea Celauro
E' francese, frequenta l'Mba ed è il nuovo presidente del Sailing club della Sda Bocconi. In attesa di un futuro nel marketing, Christian applica in barca ciò che impara a scuola.

Non è cresciuto proprio a pane e barche, anche perché la sua città natale, Strasburgo, è piuttosto lontana dalla costa. Eppure la passione per la vela ha accompagnato Christian Kuhn fin da quando era ragazzino: sarà stata l'influenza del fratello, in forza alla Marina francese, oppure l'occasione di fare pratica nella celebre "Ecole des Glenans", bretone fucina di talenti ispirata dal carattere del navigatore Eric Tabarly. Fatto sta, Kuhn e la vela vanno a braccetto da anni. E se anche il giovane 29enne francese ha preferito la professione dell'ingegnere elettronico a quella dello skipper professionista, relegando le barche a pura fonte di divertimento, oggi Christian, a Milano per l'Mba della Sda Bocconi, è diventato presidente del Sailing club della scuola.
"Ho visto uno dei manifesti del club di vela Sda e sono rimasto affascinato", racconta Christian. "Mi sono presentato al direttivo e sono stato invitato a partecipare all'Mba's Cup del settembre 2006, anche se non sulla barca in gara. Sono state giornate bellissime. Col passare del tempo, ho dimostrato al direttivo che avevo voglia di impegnarmi nell'organizzazione: credo di essere stato uno dei più motivati e mi hanno scelto. Il sailing club della Sda fa un ottimo lavoro, mettendo insieme studenti che provengono da paesi diversi". Vela e management, doppio lavoro per Kuhn alla Sda Bocconi. "Ma la connessione tra le due attività è molto forte, poiché ciò che studiamo a scuola sotto il profilo della gestione di un team, della capacità di creare legami tra le persone, dello sviluppo di un progetto, è direttamente applicabile in barca. Quando vai per mare, se il gruppo non funziona e non è affiatato, non concludi nulla".
Ma perché Christian ha scelto Milano per il suo Mba? "Perché in futuro ho intenzione di lavorare nel vostro paese e sono convinto che fare un master là dove si vuole restare sia utile: i contatti che una scuola come la Sda è capace di dare agli studenti sono fondamentali per il futuro lavorativo".
Nelle parole del giovane francese, gli italiani "sono particolarmente creativi e innovativi nel settore del marketing", quello che proprio in questi mesi Kuhn ha deciso di approfondire grazie al master.
Christian, infatti, al marketing e al business development (l'altro suo interesse per il futuro) è arrivato a tappe progressive nella sua carriera. Non è "nato" manager, ma ha deciso di diventarlo. Si è laureato in microtecnologia al politecnico di Losanna e i primi anni della sua vita lavorativa li ha passati come ingegnere in Francia, impegnato nello sviluppo di schermi per i telefonini (alla Philips), e poi in Inghilterra e Germania. "A Cambridge ho lavorato in una piccola azienda che era al suo start-up, occupandomi prevalentemente dello sviluppo di schermi flessibili. In Germania, ho implementato una tecnologia simile per un'altra azienda, ma questa volta ad un livello più manageriale". E' qui che scatta in Christian la voglia di rafforzare le basi in questo tipo di attività: "Nella mia carriera ho sempre avvicinato l'aspetto del management, ma ero pur sempre considerato un ingegnere. Ho deciso allora di completare il mio background con un Mba".
Via alla volta di Milano per veleggiare tra casi aziendali e regate. Senza però dimenticare anche un'altra passione: "E' la capoeira, che pratico da cinque anni. Un'attività fantastica, che mette insieme danza e arti marziali e che ha una storia antica e ricca di significato. Insegna che la vera competizione è contro se stessi e non contro gli altri. Proprio come la vela".